Violentata e messa incinta a 13 anni, i genitori la obbligano a sposare lo stupratore

Obbligata a convolare a nozze, a soli tredici anni, con l’uomo che l’aveva stuprata mettendola incinta. E’ il drammatico destino di Dawn Tyree, una ragazzina diventata suo malgrado protagonista di un matrimonio combinato, voluto dai suoi stessi genitori, con un uomo di 32 anni, amico di famiglia e responsabile di violenze sessuali ai suoi danni. La vicenda arriva dalla California ma ha rapidamente varcato i confini dello stato americano facendo il giro del mondo: è stata la stessa Dawn a raccontare, ad un noto giornalisita del New York Times, la sua storia, solo uno dei molteplici casi di matrimoni con spose bambine che coinvolgono, ogni anno, migliaia di minorenni. Una vera e propria piaga globale, tanto che Save the Children ricorda che si conta un caso ogni undici secondi riguardante bambine di età inferiore ai 14 anni e ben 250mila matrimoni, con la sposa minorenne, registrati complessivamente tra il 2000 ed il 2010 nei soli Stati Uniti, dati questi di ‘Unchained at Last’, nota ong riconosciuta dalle Nazioni Unite.

Le prime violenze sessuali subite ad 11 anni

Un problema di difficile risoluzione: anche se, sulla carta, bisognerebbe avere almeno 18 anni per potersi sposare, l’età minima non è presente in venti stati; e, ad eccezione di uno solo di essi, in caso di accordo dei genitori o di un tribunale, ma anche quando l’adolescente è incinta, sono ammesse eccezioni. Per Dawn l’incubo ha avuto inizio a 11 anni, dopo il trasferimento dei genitori in Texas: qui hanno inizio le molestie da parte dell’amico di famiglia che avrebbe dovuto accudirla e che invece, come da lei stessa rivelato, le avrebbe fatto credere che il sesso fosse una cosa normale tra loro due. E così due anni dopo la ragazzina rimane incinta ma i genitori la convincono a sposarsi. “Per mio padre – ha raccontato – era impensabile che abortissi”.

Le nozze combinate con il violentatore

I due convolano a nozze e Dawn perde due anni di scuola. Prima dei 15 anni, età nella quale decide di divorziare, la ragazza dà alla luce un altro figlio. E’ proprio la paura che l’uomo potesse abusare dei suoi figli a spingerla ad allontanarsi da lui. Oggi Dawn è una donna e ha trovato la forza per raccontare la sua storia, risalente agli anni Novanta ma assolutamente attuale considerato il fatto che poco o nulla è cambiato da allora.

Daniele Orlandi