Un’eruzione che prosegue ininterrottamente da giorni e che ha radicalmente trasformato il territorio, ma anche una serie di pericolosi terremoti ad essa direttamente collegati. E’ tutt’altro che tornata alla normalità la situazione sulla grande isola delle Hawaii, funestata dall’eruzione del vulcano Kilauea e scossa, nelle ultime ore, da un intenso terremoto di magnitudo 5.5, il quattordicesimo nell’arco di sole 24 ore. L’epicentro dellascossa è stato localizzato a 6 chilometri di distanza, a sud ovest, del vulcano ubicato sulla costa meridionale della Big Island delle Hawaii, nel Pacifico. Il terremoto non avrebbe provocatto danni, nè il ferimento o la morte di persone ma ha chiaramente alimentato l’alto stato di preoccupazione della popolazione che si trova ancora sull’isola.
Le conseguenze del terremoto
Anche il Pacific Tsunami Warning Center è intervenuto per segnalare che non è stata emessa alcuna allerta tsunami ma emettendo un avviso per i residenti leggatto alla possibilità di nuove forti scosse, conseguenti all’attività vulcanica. Stando ai dati raccolti dall’Earthquake Track in tempo reale, si tratta dunque della quattordicesima scossa, di magnitudo compresa tra il grado 3 ed il 5.5 della scala Richter, registrata in un solo giorno. Mentre il Kilauea continua ad emettere dalle sue decine di bocche, lava fusa che oltre ad aver irreparabilmente distrutto case ed ettari di vegetazione si sta riversando nell’oceano e pericolosi ed irrespirabili gas tossici.
Rischio di una nuova massiccia esplosione di lava e gas
Migliaia di persone hanno già abbandonato l’isola da settimane o si sono spostati in zone più sicure. E la situazione non accenna a migliorare: nel solo fine settimana si sono verificati oltre 500 terremoti, un’attività sismica intensa che potrebbe anticipare una nuova massiccia esplosione di lava
e gas.
Daniele Orlandi