Brexit, un deputato si dimette mentre Theresa May affronta la sfida più difficile

Uscire dall'Europa? Può costare caro e c'è chi potrebbe provarlo sulla propria pelleDeputato annuncia le sue dimissioni a causa del Brexit

Un deputato ha annunciato le sue dimissioni da ministro della Giustizia a causa del Brexit.

Mentre Theresa May affronta un’altra delle sue sfide più difficili sul Brexit, il dottor Phillip Lee ha annunciato le sue dimissioni.

Lee ha dichiarato su Twitter: “Sono incredibilmente triste di aver dovuto annunciare le mie dimissioni da ministro del governo di Sua Maestà per poter parlare meglio a nome dei miei elettori e del mio paese del modo in cui il Brexit viene attualmente presentato”.

Ha aggiunto: “Se in futuro dovrò guardare i miei figli negli occhi e dire onestamente che ho fatto del mio meglio per loro, non potrò, in tutta coscienza, sostenere il modo in cui l’attuale uscita del nostro paese dall’UE sembra destinata a realizzarsi. Ho votato per rimanere nell’Unione Europea e non ho cambiato idea, perché continuare a farne parte sarebbe stato il modo migliore di procedere. Ciononostante, ritengo che sarebbe impossibile e sbagliato cercare di tornare alla situazione precedente al referendum. Se il Brexit va fatto, allora conviene farlo nel migliore dei modi possibili, a prescindere da quanto tempo ci vuole.”

Governo britannico ad un passo dalla sconfitta interna

“Quando i deputati voteranno gli emendamenti della Camera dei Lord al progetto di legge sul ritiro dall’Unione Europea, sosterrò l’emendamento che consente al Parlamento di respingere un accordo sfavorevole e chiederò al governo di riprendere le discussioni. Per me, si tratta dell’importante principio della sovranità parlamentare: “Poi, quando il governo sarà in grado di tracciare un percorso raggiungibile e chiaramente definito, dovrà chiedere al popolo, ancora una volta, la sua conferma”.

Il governo rimane vulnerabile ad una pesante sconfitta nel dare al Parlamento una voce in capitolo così decisiva su ciò che accadrà qualora dovessero rifiutare l’accordo.

Mario Barba