Incontro storico tra Trump e Kim Jong-un: la Corea del Nord accetta la denuclearizzazione

Stretta di mano tra Kim Jong-un e Donald Trump

Storica stretta di mano tra Donald Trump e Kim Jong-un

Alla fine è successo! Dopo anni di tentennamenti, reciproche minacce ed insulti i presidenti di Corea del Nord e Stati Uniti d’America si sono incontrati per firmare un accordo di pace che prevede la denuclearizzazione del Paese asiatico. Le avvisaglie di questo storico incontro erano arrivate già alle Olimpiadi invernali, quando le due Coree si sono unite per formare una sola squadra di Hockey. L’idea di un avvicinamento è stata successivamente confermata dall’incontro tra i presidenti delle due nazioni che ha sancito di fatto una pace storica. A quell’incontro era seguito l’annuncio di un incontro tra Trump e Kim Jong-un, successivamente annullato proprio dal presidente americano il 24 maggio scorso. Con l’ennesimo colpo di scena Trump ha cambiato idea per incontrarsi oggi a Singapore con l’ex nemico e stringergli la mano.

Incontro Trump-Kim Jong-un: pace fatta?

A livello puramente mediatico la pace è stata sancita dalla stretta di mano tra i due, durata più di 10 secondi e accompagnata dalla frase ottimista di Trump: “Mi sento in gran forma Ci sarà una gran discussione e penso che alla fine sarà un successo fantastico. Penso davvero che sarà un successo e che inizierà una magnifica relazione. Non ho dubbi”. Alle parole del presidente americano fa eco quello coreano che spiega come siano stati gli anni di pregiudizi derivanti dagli episodi storici a condizionare il rapporto tra le due potenze e che finalmente la sua volontà e quella del corrispettivo americano hanno permesso di superare le barriere che si erano create.

Pace fatta dunque? Da un punto di vista esclusivamente teorico sì, la Corea ha firmato un accordo dove promette di smantellare il suo arsenale nucleare e di divenire un alleato internazionale per gli USA. In realtà pare che i dettagli dell’accordo siano tutt’ora in una fase embrionale e che ci vorranno mesi prima che vengano definiti in tutto e per tutto, non sarebbe inoltre la prima volta che una delle due nazioni non rispetta gli accordi presi in sede diplomatica. L’accordo è comunque una mossa politica rilevante per Trump che punta al mantenimento della superiorità militare degli Stati Uniti sul resto del mondo, sopratutto all’indomani di un G7 che ha visto una brusca rottura tra l’America e gli altri Paesi membri.