
31 anni dopo la verità sulla morte della bimba dell’A10
Il corpicino di una bambina di quattro anni, morta e trovata mutilata, era stato rinvenuto nei pressi dell’autostrada A10 in Francia nell’agosto del 1987. Molti, tantissimi anni fa, trent’anni di attesa per scoprire i colpevoli. Il corpo della piccola, battezzata “martire della A10”, era stato seppellito in Francia.
L’opinione pubblica era rimasta profondamente sconvolta da quel ritrovamento, dalla crudeltà sul corpicino di una piccola di appena 4 anni. L’autopsia rivelò che la piccola aveva subito rottura delle ossa, morsi, e anni di abusi, sevizie, torture col fuoco; addirittura gli inquirenti parlano di antropofagia. Per 31 anni, il nome della bambina e che cosa le fosse accaduto è rimasto un mistero. Ma adesso sono stati trovati i colpevoli di quello scempio.
I colpevoli sono i genitori
A lasciare il corpicino mutilato della piccola vicino a Blois furono i genitori, adesso 60enni (e dei quali non sono state diffuse le generalità) che sono stati rintracciati usando il Dna del fratello della bambina. Il Dna dell’uomo è stato estratto per caso, perché l’uomo era stato fermato per avere provocato un incidente stradale, quindi per un fatto che non ha a che vedere con la scomparsa della piccola.
La coppia di genitori è stata arrestata il 12 giugno, hanno scritto i giornali francesi: sono accusati di omicidio, occultamento di cadavere, violenza su minore.
Ora conosciamo il nome della piccola: Inass. E forse, a 31 anni dalla terribile morte della bambina, si può fare giustizia.