Parma deferito per responsabilità oggettiva su tentato illecito
La procura federale ha concluso l’indagine sul caso degli sms prima della partita Spezia-Parma. Il procuratore della Figc Giuseppe Pecoraro ha riscontrato una responsabilità oggettiva della società Emiliana per quanto fatto dai suoi due tesserati, l’attaccante palermitano Emanuele Calaiò ed il compagno di reparto Fabio Ceravolo, accusati entrambi di tentato illecito. Sia i due attaccanti parmensi che i rappresentanti della società emiliana saranno chiamati davanti al Tribunale Federale che dovrà accertare l’accusa di illecito sportivo.
Qualora il Tribunale confermasse l’accusa di tentato illecito nei confronti dei due calciatori le ripercussioni non riguarderebbero solamente i calciatori ma tutta la società la quale potrebbe essere penalizzata con dei punti sulla classifica finale dell’appena concluso campionato di Serie B che equivarrebbe ad un annullamento della promozione che, in quel caso dovrebbe premiare la finalista Palermo sconfitta in finale dal Frosinone.
Il caso degli Sms e la violazione dell’articolo 7
L’illecito si sarebbe verificato 4 giorni prima dell’ultima giornata di campionato tra Spezia e Parma. La partita aveva un valore enorme poiché il Parma era terzo in classifica a 2 punti dal Frosinone e la vittoria avvenuta sul campo spezzino ha portato la squadra emiliana ad una promozione diretta che altrimenti sarebbe spettata alla squadra ciociara. In vista dell’importante sfida Calaiò e Ceravolo hanno contattato i colleghi dello spezia con dei messaggi che per la procura federale alludono ad un impegno non marcato da parte della difesa avversaria. A questi messaggi i difensori dello Spezia non hanno risposto, ma hanno immediatamente avvertito la società e la federazione, facendo di fatto partire l’inchiesta. L’articolo 7 è quello riguardante l’illecito sportivo, in questo è sancito che la società è colpevole di responsabilità oggettiva sia che l’illecito sia stato usufruito che nel caso in cui sia solamente tentato.