Bansky, sette murales a Parigi
Il controverso artista di strada Banksy ha colpito ancora. Stavolta la città interessata è Parigi, che è stata decorata dai classici murales dell’artista in quest’ultima settimana.
Gli esperti di arte ritengono che le opere siano una critica agli atteggiamenti negativi nei confronti dei migranti. Sono sette in tutto le opere scoperte nei giorni scorsi e attribuite al pittore, incluso un murales vicino a un ex centro per migranti al confine settentrionale della capitale francese. Lo riferisce il sito d’arte Artistik Rezo.
Nicolas Laugero Lasserre, l’editore del sito, ha dichiarato che alcuni contatti lo avevano informato che Bansky stava programmando un viaggio nella capitale francese. Il primo lavoro è stato trovato il 20 giugno, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, e raffigura un bambino che spruzza una carta da parati rosa su una svastica nera.
“Agisce sempre in momenti politici chiave”
Lo stencil per la carta da parati è stato utilizzato in un precedente pezzo di Banksy chiamato “Go Flock Yourself”, che è stato esposto alla mostra del 2009 che si è tenuta al Museo di Bristol. Laugero Lasserre lo ha descritto come “una vera firma”.
“È una straordinaria opportunità avere Banksy a Parigi. Come sempre, i suoi interventi arrivano in un momento politico chiave, esortando i cittadini e il governo a cambiare il paradigma sulla questione dei flussi migratori”. Un’altra immagine mostra un uomo in tuta che sventola un osso davanti al naso di un cane, mentre tiene una sega dietro la schiena. L’artista anonimo di Bristol è noto per le sue opere pubbliche satiriche e sovversive, che spesso riguardano notizie e tendenze politiche e sociali.