Un sessantenne cardiopatico è morto a seguito di un infarto nella caserma dei Carabinieri di Aci Sant’Antonio. In quel momento, l’uomo si trovava all’interno della caserma perché i militari gli avevano notificato un provvedimento giudiziario a seguito di movimenti sospetti.
Il sessantenne coltivava marijuana in casa
L’uomo avrebbe dovuto scontare gli arresti domiciliari, quando è stato colto da un malore che non gli ha lasciato scampo. I Carabinieri si sono subito occupati del suo stato di salute, ma non c’è stato nulla da fare.
All’interno dell’abitazione dell’uomo, gravemente malato, sono stati rinvenute più di 150 piante di marijuana. Il sessantenne era stato arrestato oggi; durante alcuni accertamenti, i Carabinieri avevano scoperto la sua “piantagione”.
I Carabinieri, allora, lo avevano condotto in caserma; l’uomo era separato dalla moglie e viveva da solo nella sua casa.
Dopo avere saputo degli arresti domiciliari, si è sentito male
Dopo avere accusato il colpo, i Carabinieri hanno immediatamente avvertito i soccorsi: ben due autoambulanze sono state mandate sul posto, di cui una provvista di defibrillatore. Nonostante i soccorsi e ripetuti tentativi di rianimazione, l’uomo è stato dichiarato morto dal medico legale. L’autopsia ha stabilito che si è trattato di infarto del miocardio.
La salma si trova attualmente dai familiari.