Minaccia e tortura la fidanzata perché convinto che questa gli nascondesse una relazione con l’ex

Ben Simmons è stato incarcerato ed ora è costretto a subire un processo per aver prima minacciato di morte e poi torturato la fidanzata. Tutto è cominciato pochi mesi dopo che la coppia aveva instaurato una relazione. In un primo momento tutto andava a gonfie vele, ma presto la natura ossessiva dell’uomo e la sua eccessiva gelosia si sono manifestate in tutta la loro violenza.
Il primo episodio di gelosia si è verificato quando la ragazza è stata sorpresa a parlare con l’ex fidanzato al telefono, Simmons ha perso la testa ed ha cominciato a minacciarla per farsi dire la verità sulla natura del loro rapporto. La ragazza lo ha tranquillizzato spiegandogli che non aveva nulla da temere, ma l’idea che lei lo tradisse non lo ha mai abbandonato ed è diventata un’ossessione.
Tortura la fidanzata in bagno per farsi dire la verità e lei lo denuncia
Incapace di liberarsi dell’idea che la fidanzata intrattenesse una relazione con l’ex, Simmons un giorno ha chiuso la fidanzata in bagno, le ha legato i polsi con la maglietta che indossava e dopo averle coperto il volto con una tovaglia le ha praticato il waterboarding: una tortura utilizzata in guerra per fare parlare i prigionieri che consiste nel versare in faccia del malcapitato dell’acqua portandolo sull’orlo del soffocamento.
L’uomo le diceva che era questo il metodo per costringere le persone che gli mentivano a dire la verità. La ragazza ovviamente non aveva nulla da confessare e lui si è placato. Quell’episodio però ha convinto la giovane a denunciarlo alla polizia di Hull (Inghilterra) per evitare che lui potesse farle del male o che potesse farne ad un’altra ragazza una volta che la loro relazione fosse conclusa. Simmons da quel giorno è stato portato in carcere ed ha passato 114 giorni sotto custodia cautelare in attesa di una sentenza definitiva.