Il futuro immaginato in “Jurassic Park” potrebbe non essere così lontano- almeno in parte- dal divenire un qualcosa di concreto nella realtà. Potrebbe succedere in Russia e qui si spera possano davvero tornare in vita animali estintisi migliaia di anni fa. Come? Grazie ad un progetto dal valore di 4,5 milioni di sterline che permetterà di clonare molti leggendari animali.
Russia, in programma la clonazione del mammut lanoso
Il mammut lanoso (nome scientifico Mammuthus primigenius Blumenbach), vissuto nel Pleistocene e scomparso 4mila anni fa, potrebbe essere uno degli animali ad essere riportato in vita grazie alla clonazione in un centro scientifico paleo-genetico che inizierà ad essere attivo a breve, in Russia.
Si tratta di mettere in pratica un progetto, dal valore di 4,5 milioni di sterline, che prenderà vita a partitre dal prossimo mese nella città di Jakutsk (Siberia orientale). Stiamo parlando della città in cui le temperature fredde conosciute non vengono raggiunte in nessun’altra zona del pianeta Terra. La città ospita già un Mammoth Museum e conserva preziosamente molti esemplari i cui corpi hanno sfidato migliaia di anni giungendo fino a noi perfettamente conservati nel permafrost.
Proprio dallo studio delle cellule di questi animali prenderà avvio tutto un processo di ricostruzione del DNA che potrebbe portare, un giorno, alla clonazione. Ancora fantascientifica, naturalmente, la possibilità di riportare in vita i dinosauri: suggestione a cui, però, i più appassionati non vogliono rinunciare.
Ecco cos’ha detto Lena Grogorieva, studiosa coinvolta nel progetto, su quello che si cercherà di fare nei laboratori: “Non esiste un materiale così unico in nessun’altra parte del mondo. Gli scienziati dovrebbero anche esplorare modi per aiutare a combattere le malattie umane al centro. Studiamo non solo gli animali del Pleistocene: un’altra linea è lo studio della storia degli insediamenti nel nord-est della Russia. I gruppi etnici del nord hanno una struttura genetica antica unica. Tali studi aiuteranno nello studio di malattie genetiche rare, nella loro diagnosi e prevenzione”.
Dinosauri, ecco perché non si possono riportare in vita (almeno per ora)
Un mondo dove i dinosauri possano tornare a vita, tuttavia, non lo si può costruire nemmeno con tutta la buona volontà degli studiosi. Nonostante gli sforzi profusi in Russia questo non è ancora possibile in termini di progresso scientifico. In passato si è creduto di poter estrarre il loro DNA da insetti che sono intrappolati nell’ambra da milioni di anni (le zanzare avevano in corpo il sangue dei dinosauri, ma il DNA è apparso troppo danneggiato per poter essere ricostruito).
Allo stato attuale delle nostre conoscenze non è minimamente pensabile che si possa riuscire a ricostruire il DNA di animali vissuti quasi 70 milioni di anni fa. il progresso scientifico ha fatto dei passi da gigante e ha permesso all’uomo di ricostruire sequenze di DNA dei suoi discendenti più prossimi, risalendo a circa un milione di anni fa.
Maria Mento