Pura follia: possiamo così derubricare il gesto di Romano Fenati, pilota marchigano classe ’96. Quest’oggi sulla pista di Misano Adriaco, nella gara di Moto 2, si è reso protagonista di un gesto che poteva avere drammatiche conseguenze per l’altro pilota coinvolto, il connazionale Stefano Manzi.
Dopo un battibecco, Fenati ha infatti affiancato il collega centauro ad una velocità vicina ai 250 km/h ed ha afferrato il freno della sua moto: per lui bandiera nera ed una reputazione ancor peggiorata, dopo un precedente con un’altra lite in pista.
Nel 2015, nel corso del GP d’Argentina, il pilota ascolano rifilò un calcio nella sessione di warm up a Niklas Ajo.
Nonostante la recidiva, per Fenati è quindi giunta una squalifca di sole due gare (oltre alla squalifica per il GP di San Marino, il Gran Premio in questione in cui il pilota ha visto per lui sventolare bandiera nera). Il team, dal canto suo, s’è mosso in maniera analoga, annunciando uno stop di due gare a prescindere dalla scelta dei giudici.
Di seguito le immagini di quanto accaduto quest’oggi
AGGIORNAMENTO 10 SETTEMBRE: il folle gesto di Romano Fenati nel corso della gara di Moto2 del GP di San Marino gli costa il posto. Il Team Snipers ha annunciato la risoluzione del contratto con il pilota ascolano, attraverso un comunicato ufficiale: “Ecco. Adesso possiamo comunicare che il Marinelli Snipers Team rescinde il contratto con il pilota Romano Fenati per il suo comportamento antisportivo, inqualificabile, pericoloso e dannoso per l’immagine di tutti. Con estremo rammarico, dobbiamo constatare che il suo gesto irresponsabile abbia messo in pericolo la vita di un altro pilota e non possa essere scusato in alcun modo. Il pilota, da questo momento, non parteciperà mai più ad una gara con il Marinelli Snipers Team. Il team, la Marinelli Cucine stessa, la Rivacold, tutti gli altri sponsor della squadra e tutto il gruppo di persone che lo ha sempre appoggiato, si scusano con tutti i tifosi del Motociclismo mondiale”.
Oggi era giunta anche la presa di posizione della madre, Sabfrina Fenati, atraverso le colonne del Resto del Carlino: “Mio figlio è stato provocato, ma poi devo ammettere che il suo gesto è stato sbagliato. Probabilmente, aveva in corpo tanta adrenalina e tutti conosciamo il suo caratterino. È caduto nelle provocazioni. Ciò che mi rattrista è il fatto che ci siano arrivate delle minacce di morte. Anzi, qualcuno ha scritto addirittura delle offese alla sua ragazza. Tanti ascolani hanno attaccato Romano e, nella maggior parte dei casi, si tratta di persone che generalmente si comportano peggio di lui. Chi critica questo ragazzo non sa che alle sue spalle c’è una famiglia e che lui è molto buono”.
AGGIORNAMENTO 11 SETTEMBRE: Intervistato da ‘La Repubblica’, anche Romano Fenati ha detto la sua: “Ho sbagliato, è vero: chiedo scusa a tutti. Però…”. Ed ha così continuato: “Volete vedere il mio casco e la tuta? C’è una lunga striscia nera: la gomma di Manzi. Mi ha attaccato tre volte e anche lui avrebbe potuto uccidermi, come dite voi. L’ultima volta lo aveva fatto 500 metri prima, allora ho pensato: adesso faccio lo stesso, ti dimostro che posso essere ‘cattivo’ come te. E magari finalmente capirai cosa significa. Pero’ non ho mai pensato di fargli male, giuro”.
Per lui, la fine della carriera in sella ad una moto: “Col motomondiale ho chiuso. Non correrò mai più”. “Non è più il mio mondo. Troppa ingiustizia”.