La terra torna a tremare in Italia e ad essere sorvegliato speciale è il Sud. Una scossa di terremoto di magnitudo 3.2 è stata registrata al largo della Sicilia: il sisma di moderata intensità ma ugualmente meritevole di attenzione, si è verificato all’1:34 della notte al largo di Milazzo, nel nord della regione. Localizzato dalla Sala Operativa Ingv-Oe di Catania, il movimento tellurico ha avuto un ipocentro superficiale, individuato a 13 chilometri di profondità. Pur essendo avvenuto in mare, l’area epicentrale non risulta distante dalla costa: entro i 20 km dall’epicentro vi sono infatti i comuni di Terme Vigliatore, Milazzo, Oliveri, Falcone, Barcellona Pozzo di Gotto, Merì, tutti nella provincia di Messina.
Un altro terremoto in Sicilia, M 2.6
Non si è trattato del solo terremoto del primo giorno di novembre: una seconda scossa, questa volta più lieve, magnitudo 2.6 della scala Richter, è stata registrata nel corso della mattinata, alle 10:25 nel nord della Sicilia. Il sisma ha avuto un epicentro spostato più a ovest rispetto alla scossa precedente, ed è stato localizzato in prossimità del litorale, nel Messinese, tra i comuni di Santo Stefano di Camastra, Reitano, Motta d’Affermo, Pettineo, Minstretta e Tusa. Più superificiale, in questo caso, l’ipocentro, individuato a 9 km. Entrambe i terremoti potrebbero essere stati avvertiti molto lievemente dalla popolazione ma, in ogni caso non hanno provocato danni a cose o persone.
Terremoti monitorati in tutta la Sicilia
L’attenzione resta però alta in Sicilia, dopo le forti scosse di terremoto che nei giorni scorsi hanno interessato il Mediterraneo, a poche decine di chilometri dalla costa greca ma talmente intense da essere distintamente avvertite in gran parte del centro e sud Italia, Sicilia compresa. Nel caso del sisma di magnitudo 6.8 è stata diramata anche un’allerta per il rischio di mini tsunami o innalzamento del livello del mare.