Le ossa in Vaticano sono di una donna
Sarebbero di una donna le ossa trovate in una pertinenza di Villa Giorgina, zona extra-territoriale del Vaticano, durante degli scavi nella sede della Nunziatura apostolica di via Po a Roma. Le ossa trovate durante i lavori sono di almeno due persone: quelle della prima persona sono abbastanza integre da aver permesso l’esame del bacino. E proprio dall’esame di queste ossa, che possono determinare con certezza il sesso del deceduto, è risultato che appartengono ad una donna.
Cresce quindi l’attesa per l’esame del Dna su questi poveri resti, in molti credono che si possano trattare dei resti di Emanuela Orlandi, la 15enne scomparsa dal Vaticano nel 1983, probabilmente rapita. E di chi potrebbero essere le altre ossa? Forse dell’altra 15enne sparita solo un mese prima, Mirella Gregori? Non si può sapere.
Bisogna tenere conto che nel giardino della Villa dove sono stati trovati i resti un tempo c’era un cimitero e altri reperti erano affiorati già in precedenza. Quindi bisogna ridimensionare in questi termini l’attesa e aspettare gli esami.
Se si riuscirà ad estrarre il Dna dai resti ci vorranno circa 7-10 giorni per capire se sono quelli di Emanuela Orlandi. A dirlo è Giovanni Arcudi, direttore della Medicina Legale dell’università Tor Vergata di Roma.
I molti misteri delle ossa
Intanto però qualche mistero aleggia nelle modalità con le quali è stata trattata la vicenda. Il Vaticano ha mostrato irritazione per il fatto che si sia subito accostato il ritrovamento delle ossa umane al caso Orlandi. Il Vaticano inoltre ha atteso quasi due giorni dal ritrovamento per dare la notizia: lunedì alle 22,20 di martedì.
Un particolare curioso: lunedì 29 ottobre c’è stata un’intervista della sorella di Mirella Gregori a Radio Cusano Campus. La ragazza ha detto che avrebbe lottato per sempre per scoprire la verità sulla sorella. Ha invitato chiunque sapesse a parlare, anche in forma anonima. Qualche ora dopo i resti venivano trovati. Non si è mai saputo se il destino di Mirella, scomparsa nel maggior del 1983 da Roma, fosse legato alla sparizione simile di Emanuela, rapita un mese dopo in Vaticano.
Intanto la famiglia di Emanuela chiede chiarezza: “Chiederemo alla Procura di Roma e alla Santa Sede in che modalità sono state trovate le ossa e come mai il loro ritrovamento è stato messo in relazione con la scomparsa di Emanuela Orlandi o Mirella Gregori” ha detto il loro legale.
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