Lo credono morto, ma lui bussa alla porta
Una famiglia è rimasta senza parole quando alla porta della loro casa si è presentato un uomo a cui due mesi prima era stato celebrato il funerale. Quando la nipote di Aigali Supugaliev si è trovata davanti quel suo zio che credeva morto le è quasi venuto un infarto: il parente infatti era vivo e appariva in buona salute. Il 63enne era scomparso dalla sua casa a Tomarly, in Kazakhstan, lo scorso 9 luglio.
Due mesi dopo, un test del DNA su un cadavere decomposto vicino a casa sua ha rilevato una probabilità del 99,92% che fosse il signor Supugaliev: si trattava della più alta probabilità che il test potesse dare. In realtà, l’uomo aveva accettato un lavoro in una fattoria lontana, dove sarebbe rimasto per quattro mesi, ma si è dimenticato di avvisare la sua famiglia.
“Ci siamo fidati del test del DNA”
Dopo che i suoi parenti hanno tenuto un funerale e seppellito i resti, lo zio è tornato a casa. Suo fratello Esengali Supugaliev ha detto ai media locali: “Quando Aigali è tornato a casa sano e salvo e in salute, mia figlia Saule, vedendo suo zio, è quasi collassata – ha detto Esengali – L’analisi del DNA aveva confermato che quel cadavere era effettivamente mio fratello. Abbiamo creduto ai risultati e condotto tutti i riti funebri e commemorativi”. “Ho speso tanti soldi – ha aggiunto il fratello dell’uomo – ma non mi interessa più”.