Figlia di due magistrati investe e uccide pedone: la notizia non esce sui giornali per quasi un mese

Figlia di giudici uccide pedone: notizia silenziata 

Scandalo per la vicenda che ha visto la figlia di due magistrati investire ed uccidere un pedone a Milano. Stiamo parlando della vicenda che ha coinvolto la figlia di Ilda Boccassini e Alberto Nobili, noti magistrati. La donna, Alice Nobili di 35 anni, ha investito ed ucciso col suo scooter un pedone a Milano.

Figlia di due magistrati investe e uccide pedone: la notizia non esce sui giornali per quasi un mese
Foto d’archivio

I fatti però sono avvenuti ad ottobre, un mese fa, in Viale Monte Nero. La donna ha urtato con lo scooter, sulle strisce pedonali, il 61enne Luca Voltolin, medico infettivologo e dirigente della sanità pubblica. L’uomo, purtroppo, è deceduto al policlinico dopo sei giorni di coma. Alice Nobili di conseguenza è finita indagata per omicidio stradale. 

Sembrerebbe un drammatico incidente come tanti, se non fosse per il fatto che nessuno ne ha saputo niente. Infatti la polizia, gli ospedali, i magistrati di turno e la polizia locale, la prefettura non hanno divulgato la notizia ai giornali. Nessuno per un mese ne ha saputo nulla, solo il giornale Libero aveva fatto trapelare qualcosa. 

Ora Alice Nobili ha subito il sequestro del mezzo e ha la patente sospesa. A processo, con l’accusa di omicidio stradale, rischia da due a sette anni e mezzo di carcere. 

“Irregolarità nella procedura, non fu fatto alcol test”

Esplode quindi il caso. Due le cose strane: che i giornali non abbiano saputo nulla per un mese dal fatto, ma anche alcune presunte gravi irregolarità nella procedura la sera dell’incidente.

L’USB, il sindacato di base dei vigili urbani, ha infatti sollevato dei dubbi. Ha sostenuto che la sera dell’incidente nella viasarebbe intervenuto sul posto prima delle pattuglie proprio Marco Ciacci”, che “…ha collaborato per anni con la Boccassini quando dirigeva la sezione di polizia giudiziaria della Procura”.

Si tratterebbe, secondo l’USB, di una “violazione del codice di comportamento dei dipendenti pubblici”, che prevede all’art 7 “Il dipendente si astiene dal partecipare all’adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi, oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale”.  Non solo: ad Alice Nobili non sarebbe stato “eseguito l’alcol test, cosa che di norma, anche se non obbligatorio, in incidenti del genere andrebbe fatto”. 

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