Cristina D’Avena spregiudicata: “So di essere un sogno erotico di molti uomini. Mi piace far vedere le cose belle che ho”

Cristina D’Avena spregiudicata: “So di essere un sogno erotico di molti uomini. Mi piace far vedere le cose belle che ho”

Ha accompagnato l’infanzia di più generazioni di italiani, cantando le sigle dei principali cartoni animati trasmessi dalle reti mediaset.

Nonostante tutto ciò (o forse proprio per questo) s’è ritrovata ad essere il segno erotico di molti di loro.

A 50 anni dal suo successo allo Zecchino D’Oro con ‘Il valzer del moscerino, una spregiudicata Cristina D’Avena ha raccontato questo inaspettato retroscena legato alla sua persona.

Intervistata settimana scorsa da ‘Chi’ – e ci pentiamo di non averne scritto subito – la D’Avena ha così raccontato: “So di essere un sogno erotico di molti uomini perché me lo hanno anche scritto. Mi lusinga essere così desiderata perché essendo estremamente femmina, è normale che mi faccia piacere che un uomo mi possa desiderare. Anche se, leggendo certi commenti che ricevo mi dico: ‘Ammazza, e pensare che canto i Puffi!’”. Chissà cosa sarebbe accaduto avesse cantato ‘Boys Boys Boys’…

La cantante – che oggi ha 54 anni magnificamente portati – ha quindi proseguito: “I miei fan rock ai concerti mi urlano ‘escile!‘, lo scrivono anche sui cartelli ed è diventato un hashtag. Se potessi fare un cosplay? Sailor Moon o Licia”.

E delle proprie forme, la D’Avena è proprio fiera: “Mi piace far vedere le cose belle che ho. Quella è tutta roba mia, merito della mia mamma. Non mi avrà fatto 1 metro e 80 ma il mio volume ce l’ho e guai a chi si azzarda a dire che è rifatto”.

E se anche le piace far vedere le cose belle che ha, non ha intenzione di superare i limiti della decenza: “Mi vedrete solo con le mie scollature perché mi piace far vedere le cose carine che ho. Ma senza esagerare. Non farò un video nuda aggrappata a una palla d’acciaio”.

Per finire, una battuta sul fatto che sia da sempre considerata una icona del mondo LGBT: “L’amore va vissuto per quello che è, un sentimento universale. Non ho problemi a vedere due uomini che si amano o due donne che si amano. L’amore è democratico, è uguale per tutti”.