Francia, 280mila persone contro Macron
La chiamano ‘protesta dei gilet gialli’ perché i partecipanti indossano i gilet catarifrangenti dell’auto. Sono 280mila persone che sono scese nelle strade contro Macron, chiedendone le dimissioni. Simbolo di un popolo scontento e rabbioso che ha bloccato la Francia contro il caro carburante, che però è l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Macron ha deciso di aumentare le tasse sulla benzina e sul gasolio da gennaio del 2019. L’aumento è di 6,5 centesimi al litro per il gasolio, e 2,9 cent per la benzina. Il tutto dopo un anno nel quale il prezzo del gasolio è salito del 23% e quello della benzina del 15%. Le 280mila persone che sono scese in piazza per protestare sono cittadini, automobilisti, lavoratori, che dalle città e dalle periferie sono scesi nelle strade ed hanno letteralmente bloccato la circolazione in Francia per protesta.
Disordini: un morto, 227 feriti

La decisione di Macron di aumentare le tasse sul gasolio e benzina è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Privatizzazioni e svalutazione del potere d’acquisto delle classi più disagiate, e il malcelato disprezzo di Macron verso le classi francesi più povere sono i detonatori della rabbia sociale. C’è chi ha innalzato dei fantocci di ghigliottine contro il partito En Marche.
La rabbia contro Macron è palpabile, la sua reputazione in caduta libera: è più detestato di quanto non fosse Sarkozy. Un sondaggio del Guardian stima che il 73% dei francesi sia a favore della protesta contro Macron. Intanto, ci sono stati incidenti nel Paese, che hanno causato un morto e 227 feriti.
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