Prodi attacca i “padroni”: “Guadagnano 200 volte di più degli operai, 30 anni fa…”

prodi Prodi: “30 anni fa non lo avremmo accettato”

“Trent’anni fa sarebbe stato impossibile”. Cosa? La differenza di retribuzione tra “padroni” e operai, che oggi si attesta intorno alle 200 volte. E’ quanto dichiarato da Romano Prodi, ex presidente del Consiglio (due volte: dal 1996 al 1998 e in seguito dal 2006 al 2008), intervenuto a Bologna in occasione della presentazione del libro “Il valore di tutto”, scritto da Mariana Mazzucato.
L’ex premier, oggi quasi ottantenne, si è soffermato proprio sulla disparità in termini di salario tra chi si trova alla guida di aziende e società e i loro dipendenti. Per Romano Prodi è stato tutto frutto del neoliberismo, che ha allargato a dismisura la “forbice”, cavalcando le sperequazioni.

“Difendo l’UE, ma deve fare politica”

Ma la cosa che infastidisce maggiormente l’ex presidente del Consiglio è che oggi viene tutto accettato in silenzio, quasi come se fosse la normalità. Non come trent’anni fa, quando una situazione del genere, a detta del “Professore”, non sarebbe mai stata digerita.
Nonostante tutto, Prodi ha difeso l’Unione Europea, chiedendo però che torni a fare politica, a cominciare dalle prossime elezioni europee. Un appello, quello dell’ex premier italiano, che individua il “Partito Popolare Europeo” come la formazione più ampia.
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