La terra torna a tremare nei pressi della centrale nucleare di Fukushima, letteralmente devastata nel 2011 da un violentissimo tsunami innescato da un altrettanto potente terremoto. E’ accaduto intorno alle 14:40 del 23 novembre 2018 quando i sismografi hanno registrato un sisma di magnitudo 5.2 della scala Richter (dato confermato da Usg ed Emcs) in mare ma in prossimità delle coste orientali giapponesi: l’area epicentrale è stata localizzata a poche decine di chilometri a sud dalla centrale nucleare di Fukushima, località che è anche capitale dell’omonima prefettura e che ha ancora vivo nella memoria il ricordo del disastro avvenuto nel mese di marzo di sette anni fa; anche perchè il livello di radioattività nella zona che circonda la centrale resta ad oggi ancora fuori da ogni limite e per questo altamente preoccupante. La località più vicina è Iwaki, città di circa 350mila abitanti ubicata nella prefettura di Fukushima. L’ipocentro è stato invece localizzato a circa 60 km di profondità.
Terremoto, diverse segnalazioni sui social
Anche se una scossa di magnitudo 5 è per il Giappone un sisma di poco conto, il fatto che abbia interessato una zona di oceano in prossimità delle coste ha innalzato il livello di guardia in tutta la zona. Non sono stati segnalati danni a cose o persone e, fortunatamente, non è stato lanciato alcun allarme tsunami: ma centinaia di persone hanno segnalato di aver distintamente avvertito la scossa con messaggi postati su Twitter. E c’è chi ha nettamente sentito il terremoto anche in città come Yokohama, che si trovano a 300 km dalla prefettura di Fukushima.