Caffè decaffeinato, domande, risposte e curiosità su una delle bevande più amate

Bere caffè decaffeinato è dannoso per la salute?Il caffè decaffeinato è altamente indicato per coloro i quali– pur non potendo assumere caffeina per questioni varie di salute- non vogliano rinunciare al gusto del caffè.

Questo tipo di caffè viene sottoposto ad un processo che permette di eliminare proprio l’alcaloide naturale, presente anche in altre piante dalle quali si ricavano infusi notoriamente “eccitanti” (come il tè).

Ma bere caffè decaffeinato è dannoso per la salute? La domanda sorge spontanea, visti tutti i trattamenti che il prodotto deve subire prima di arrivare sulle nostre tavole.

A questo interrogativo ha cercato di dare una risposta scientifica il Professor Enzo Spisni, fisiologo della nutrizione dell’Università di Bologna. Come avviene il processo di decaffeinizzazione del caffè? Fa male contemplare il decaffeinato nella nostra dieta? Sentiamo di che parere è l’esperto.

Bere caffè decaffeinato è dannoso per la salute? La parola all’esperto Enzo Spisni

La decaffeinizzazione del caffè, sulla quale si è iniziato a sperimentare circa un secolo fa, oggi viene compiuta attraverso procedimenti industriali che si snodano con diverse fasi prima di giungere al risultato finale.

Si tende, normalmente, a favorire l’impiego di quei metodi che consentano di mantenere pressocchè inalterate l’aroma e le qualità organolettiche del caffè stesso, di fatto consentendo all’utenza di non percepire la differenza esistente tra il caffè decaffeinato ed il caffè tradizionale.

Pare proprio che però la lavorazione con l’anidride carbonica, oggi la più diffusa e che comunque non riesce ad eliminare proprio tutta la caffeina presente, non abbia effetti negativi sull’organismo umano. Nel corso del tempo non sarebbero stati mai riscontrati problemi sanitari correlati all’assunzione di caffè decaffeinato.

Sarebbe anche infondata la credenza secondo la quale assumere tale bevanda sarebbe dannoso per il sistema cardiovascolare e per il mantenimento di sani livelli di colesterolo.

Per l’uso del caffè decaffeinato valgono le stesse indicazioni date per il normale caffè contenente caffeina: da limitare in gravidanza ed in caso di intolleranza alla caffeina, da evitare in presenza di gastrite o reflusso gastrico.

Enzo Spisni, fisiologo della nutrizione dell’Università di Bologna, si è così espresso sul caffè decaffeinato: “È vero che ci sono individui più sensibili alla caffeina, ai quali il caffè non fa bene. Tuttavia, in mancanza di tachicardia o disturbi del sonno, la sostanza ha effetti positivi fra i quali un leggero innalzamento del metabolismo basale. Inoltre, sono stati condotti molti studi sulla sua azione protettiva a livello cardiovascolare. Togliere la caffeina significa perdere anche le sue proprietà positive. Potremmo dire che questa sostanza è di fatto la parte migliore del caffè. Nell’uso comune, peraltro, è spesso la ragione stessa del consumo della bevanda. Privare il caffè dalla caffeina significa che della bevanda rimane soltanto il gusto. Da un punto di vista estremamente razionale, quindi, per evitare l’effetto stimolante si potrebbe anche fare a meno del caffè.

Maria Mento

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