Popolo in piazza contro Macron: “Dimettiti”
Guerriglia civile in Francia dove migliaia di persone hanno invaso il centro di Parigi, la capitale, protestando contro Macron.
Sono i ‘gilet gialli’, persone comuni e dall’appartenenza politica trasversale – dalla destra alla sinistra – accomunati dalla protesta politica antigovernativa. Sono stati giorni di tensione in Francia: questa settimana centinaia di migliaia di persone, indossando i gilet gialli simbolo della protesta, hanno completamente paralizzato il traffico sulle principali strade di tutto il Paese.
Ieri le proteste si sono spostate agli Champ Elysees, nel cuore della capitale francese, fino alla Rue de Faoburg. Neppure la presenza della polizia è riuscita a fermare i manifestanti che sono scesi in piazza a migliaia protestando contro Macron.
I manifestanti fino quasi all’Eliseo
I gilet gialli hanno dato fuoco ai cassonetti ed hanno anche divelto i sanpietrini in alcune zone del centro di Parigi. I manifestanti chiedono di vedere il presidente Macron, che hanno chiamato in piazza all’urlo di ‘Macron dimettiti’. Le proteste che si sono verificate a Parigi sono epocali: stimare il numero dei manifestanti è difficile, ma si ritiene che siano circa 8mila i manifestanti solo a Parigi.
La settimana scorsa erano 282mila in tutta la Francia, molti probabilmente non se la sono sentita di raggiungere Parigi ma comunque si tratta di una manifestazione enorme. Molti manifestanti sono riusciti anche a raggiungere la rue du Faubourg Saint-Honoré dove sorge l’Eliseo, ma la polizia ha blindato alcuni dei partecipanti. Inoltre sono stati usati anche lacrimogeni sui manifestanti.
Ghigliottine in piazza
La rabbia contro Macron è palpabile, la sua reputazione in caduta libera: un sondaggio del Guardian stima che il 73% dei francesi sia a favore della protesta contro Macron la cui popolarità sarebbe la più bassa in assoluto, meno del 20%.
Alcuni manifestanti hanno anche montato delle ghigliottine, segno inquietante ma palpabile della volontà dei manifestanti di chiarire la loro contrarietà alle politiche governative. Macron ha annunciato nuovi rialzi nella benzina e nel gasolio e questa è stata la famosa goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Privatizzazioni e svalutazione del potere d’acquisto delle classi più disagiate, e il malcelato disprezzo di Macron verso le classi francesi più povere sono stati i detonatori della rabbia sociale che nelle ultime ore si è riversata nelle piazze.
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