17enne violentata, chiesto processo per tre stranieri
È stata trascinata in un capannone, dove è stata violentata e picchiata. Un incubo quello vissuto pochi mesi fa da una 17enne di Sassuolo, e un reato per il quale ora la Procura ha chiesto il processo per tre clandestini.
La ragazza, vittima dello stupro, viveva in condizioni di disagio e in un contesto di spaccio di stupefacenti. Fino a che a marzo il suo fidanzato e altri due marocchini clandestini, il fratello del fidanzato e un altro uomo, l’hanno picchiata a turno. L’hanno tenuta ferma mentre quello che era il suo fidanzato la picchiava, e poi l’hanno obbligata a spogliarsi e l’hanno violentata, minacciandola anche tenendole le mani sul collo.
La storia della vittima, oggi 18enne ma minorenne all’epoca della violenza, ricorda lo stupro e l’orrenda morte di Desirée, la 16enne di Latina.
Ora tutti a processo
La ragazza ha avuto la forza di denunciare ed accusare i suoi aggressori. “Ero con loro nella ceramica abbandonata, abbiamo iniziato a litigare all’improvviso io e lui. Ci eravamo frequentati. All’improvviso mi ha trascinato a terra e loro mi hanno tenuta ferma” ha denunciato.
Ora la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per i tre aggressori, tre marocchini irregolari sul territorio. Si tratta dell’allora fidanzato della vittima, 32 anni, suo fratello, di 52 anni, e un amico di 22 anni. Tutti e tre erano presenti quel pomeriggio del 14 marzo nella casa abbandonata di Sassuolo.
Tutti e tre con precedenti di spaccio, e con permesso di soggiorno scaduto. L’ex fidanzato della 17enne risponderò di violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima. Agli altri due è stato contestato il reato di lesioni.