Una violentissima scossa di terremoto di magnitudo 6.9 ha provocato gravi danni e fatto scattare l’allerta tsunami per le località sulla fascia costiera. E’ accaduto il 30 novembre 2018 nei pressi della città di Anchorage, capitale dell’Alaska: qui è stato localizzato l’epicentro del sisma, avvenuto dunque sulla terraferma con ipocentro profondo soli 20 chilometri.
Terremoto M 6.9, primi dati sulla scossa
La violenza del movimento tellurico è stata avvertita anche a centinaia di chilometri di distanza e, stando alle prime informazioni dei media locali, la scossa avrebbe provocato gravi in particolare ad Anchorage, ubicata a soli dodici chilometri dal punto esatto nel quale la terra ha tremato (anche se stando ad Ingv l’epicentro potrebbe essere addirittura più vicino alla città). Il terremoto è avvenuto alle 8:29 locali, le 18:29 italiane e sembra che diverse strade siano crollate e con esse anche alcuni ponti.
Gravi danni confermati, allerta tsunami
Sull’intera costa meridionale dello stato è inoltre stata lanciata l’allerta tsunami, con il concreto rischio che onde alte possano infrangersi sulla terraferma e creare ulteriori gravi danni; le autorità hanno dunque raccomandato a chi si trova in queste zone di allontanarsi e spingersi verso l’entroterra. In tantissimi sarebbero inoltre rimasti senza corrente in città; su Twitter sono state diffuse le prime immagini che mostrano uno scenario di devastazione. Al momento non sono pervenute informazioni in merito a vittime o feriti. Da segnalare che la magnitudo è ancora provvisoria e che potrebbe addirittura essere innalzata al grado 7 della scala Richter.
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