Studenti inviano selfie di nudi in cambio di prestiti: se non pagano, le foto vengono diffuse online

Selfie osè in cambio di prestiti: Cina choc

Choc in Cina dove è stato scoperto un nuovo strumento in forza del quale gli studenti riescono ad ottenere prestiti: mandando selfie osè. 

Studenti invino selfie di nudi in cambio di prestiti: se non pagano, le foto vengono diffuse onlineI giovani che vogliono dei prestiti per affrontare spese che non possono avere – studi, ma anche telefoni, prodotti di lusso – si rivolgono a istituti poco raccomandabili. I quali concedono loro diversi tagli di prestito, ma solo ad una condizione: che essi inviino le loro foto, nudi e con la carta d’identità a definirne il nome e cognome. 

Così se poi gli studenti non riescono a pagare, le foto sono diffuse online, mostrate a parenti ed amici. Si tratta di micro-prestiti, spesso di 1000/2000 dollari. 

Se non si paga… le foto finiscono online 

Il perverso meccanismo è stato svelato da uno studio condotto dal South China Morning Post. Le aziende, secondo questo studio, stanno studiando meccanismi di pagamento dilazionati anche per l’acquisto dei beni più economici, quelli della vita quotidiana. A prima vista è un meccanismo che sembra andare incontro a chi ha difficoltà economiche.

Ma come abbiamo visto, si tratta di una medaglia dalla doppia faccia, e questa è particolarmente inquietante. I giovani cinesi, attratti dalla possibilità di fare acquisti facili, cedono al fascino di questi prestiti. Ma in cambio inviano foto compromettenti a società poco affidabili. Il debito medio di questi clienti (che hanno fra i 19 ed i 23 anni) è di 2mila dollari.

Ad alcuni di loro viene richiesta anche una prestazione sessuale. Inoltre devono scattarsi la foto con la carta d’identità per essere completamente riconoscibili. Va da sè che questo sistema non è legale ed infatti i regolatori finanziari cinesi hanno istituito una task force speciale per bloccare chiunque conceda prestiti a queste condizioni.

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