Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha proposto alcune modifiche alla nuova legge di conversione del decreto sicurezza; allo stesso modo anche il codice penale ne ha risentito. A questo proposito spicca la nuova fattispecie del reato di accattonaggio molesto (di cui all’art. 663-bis c.p.).
In questo modo si vuole andare a punire chi esercita l’accattonaggio con modalità vessatorie o simula disabilità o malattie, oppure chi ricorre a mezzi illegali volti a destare la pietà dei passanti per ottenere denaro.
La sanzione prevista in questi casi è l’arresto da tre a sei mesi a cui si accompagna una multa per una cifra compresa da tremila a seimila euro. Potrebbe scattare anche il sequestro dei benii o strumenti volti a commettere l’illecito in questione. Lascia un filo di perplessità il fatto che l’esecutivo Lega-Movimento 5 Stelle voglia colpire in maniera omogenea quella fascia di popolazione che vive molto al di sotto della soglia di povertà e non ha altra soluzione che mendicare, senza distinguere chi esegue questa attività con mezzi illeciti e chi non può che concedersi questa soluzione disperata.
La riforma voluta dall’attuale Ministro dell’Interno va a riscrivere anche l’articolo 600-octies del codice penale, che d’ora in avanti sarà descritto come “Impiego di minori nell’accattonaggio. Organizzazione dell’accattonaggio”, volta a stringere la morsa sugli organizzatori di questa attività. L’articolo 600-octies punisce quindi chi si avvale per mendicare di minori con età inferiore ai 14 anni sotto la loro tutela o custodia; la pena prevista dallo Stato per gli organizzatori dell’accattonaggio prevede una condanna per reclusione fino a tre anni. Il secondo comma (che è stato aggiunto dalla legge in materia d sicurezza) va a sanzionare invece con il carcere da 1 a 3 anni chi organizza l’altrui accattonaggio e si garantisce un profitto dall’attività illecita.
Ecco una breve dichiarazione di Matteo Salvini in merito al Dl Sicurezza: “Vorrei regalare a questo Paese un pò di regole e un pò di ordine”.
Simone Ciloni