Il primo fu Nostradamus ad affermare la celebre frase “Mille e non più Mille”; nel 2012 invece fu la volta della profezia Maya che ha terrorizzato e allo stesso tempo incuriosito e divertito milioni di internauti in tutto il mondo, nonostante si predicesse la fine del mondo. Sono passati altri 6 anni e arrivano ancora notizie di questo genere.
Ci riferiamo al pastore evangelico Paul Begley, esperto per tutto ciò che concerne la Bibbia e sostenitore della profezia della ‘Luna di Sangue‘. Secondo questa teoria il mondo dovrebbe esplodere il 22 gennaio del prossimo anno ed è diventata oggetto di studio e di culto grazie a una citazione apocalittica del libro di Gioiele (‘Il sole si trasformerà in tenebre e la luna in sangue, prima che giunga il grande e terribile giorno del ritorno del Signore‘).
E’ Begley a credere che la fine dei nostri giorni sulla Terra siano prossimi alla fine; parlando ai suoi numerosi seguaci online il pastore ha dichiarato che questi segni apocalittici nei Cieli non fanno che indicarci quanto è vicino l’arrivo di un evento catatrofico mai visto prima.
Poi ha continuato: “Non sappiamo quando. Solo perchè hai sentito che ci sarà una Super Luna di Sangue il 20 e 21 gennaio non significa che il 22 si scatenerà l’inferno sulla Terra. Questi però sono segni molto importanti e che devono essere studiati e non fare finta di nulla. L’urgenza è ora, l’urgenza è ufficialmente iniziata“.
Una ‘Luna di Sangue’ si verifica quando il Sole, la Terra e la luna sono perfettamente allineati, dando a quest’ultima una tonalità di colore rosso talmente accesa che sembra quello del sangue.
Mentre la Luna di Sangue si verifica 2 volte ogni 3 anni (l’ultima lo scorso 27 luglio), quella del 22 gennaio corrisponde alla Super Luna. Per questo motivo molti cristiani hanno interpretato questo avvenimento come un segno apocalittico; senza screditare le dichiarazioni del pastore Begley, ma disse la stessa cosa durante l’estate. Secondo le Rivelazioni, altri segni della fine del mondo sarebbero guerre tra le nazioni, carestie e grandi terremoti.
Simone Ciloni