Don Farinella cancella la Messa di Natale “protesta contro Salvini”
“Chi vota Salvini è come se uccidesse Dio” perché Salvini sarebbe un “uomo incolto, senza alcun senso dello stato e del diritto”. Ma non finisce qui: i leghisti sono “complici di lesa umanità e di ‘deicidio’”.
Lo stream of consciousness, firmato don Paolo Farinella, è quello di un prete che ha deciso che si fa politica anche in Chiesa. Soprattutto in Chiesa. Meglio ancora se ciò significa dividere i fedeli in due parti: quelli buoni, che non votano Lega, e quelli cattivi, che l’hanno votata.
La punizione? Niente Messa di Natale nella Chiesa di San Torpete a Genova. Perché Don Farinella ha deciso di fare “obiezione di coscienza” eliminando un rito (millenario) come la fondamentale Messa di Natale. Ma il don, preso dall’euforia della retorica, fa anche di più: la chiesa resta chiusa fino a gennaio del prossimo anno. Ma come è possibile una cosa simile?
Don Farinella e la politica spicciola dei buoni e dei cattivi
Lascia abbastanza interdetti la decisione di Don Paolo Farinella di non celebrare la messa di Natale come forma di “protesta” evidentemente politica.
Non solo politica, a sentire le sue parole: secondo il prete “il Natale non è più natale cristiano: non più ‘memoria’ della nascita di Gesù, ma cinico fatto commerciale, mescolato a ripetuti riti e liturgie”. Appunto per questo, si potrebbe opinare, è importante che venga celebrata la Messa che riporta i fedeli al senso cristiano del Natale: e invece no. Cancellata.
Ma non finisce qui: per Don Farinella Gesù era “migrante dei migranti” (con buona pace della realtà storica che dimostra che Gesù era in viaggio coi genitori per fare il censimento, da buon cittadino, e non come immigrato).
Ma poi Don Farinella decide di scoprire le carte: non vuole celebrare la Messa di Natale anche come forma di protesta contro il Decreto Sicurezza di Salvini. “Come è possibile aprire le chiese e baloccarsi con ninne-nanne, tu scendi dalle stelle, canti gregoriani, presepi scellerati, quando fuori il vero cristo è offeso, torturato, stuprato, vilipeso, venduto, schiaffeggiato, ucciso?” domanda Farinella.
Ci si potrebbe chiedere anche come è possibile che venga fatta politica spicciola sulla pelle dei credenti. Ma a queste domande, nessuno ha risposta. Ancora più interdetti lascia il fatto che nessuno impedisca a Don Farinella di fare quello che vuole perfino un gesto sovversivo come privare i fedeli della festa di Natale. E anche qui, nessuna risposta, solo silenzio ovattato come dalla neve: siamo a Natale, dopotutto.