125mila gilet gialli in strada in Francia, 1385 arresti
I gilet gialli non si arrestano, anzi. Ieri, come promesso, è stato un altro sabato nero per la Francia. Circa 125mila persone con i gilet gialli addosso sono scesi per protestare in strada in Francia: 31mila persone solo a Parigi.
Oltre 1385 arresti sono stati compiuti dalla polizia nel quarto sabato consecutivo di protesta. Almeno 70 i feriti, alcuni gravi. La polizia ha sparato proiettili di gomma direttamente ad altezza d’uomo ed anche, come dimostrano alcuni video, contro persone disarmate e pacifiche. Una donna ha perso un occhio e tre reporter sono rimasti feriti dalle flash-ball della polizia.
Purtroppo all’interno della folla dei gilet gialli si sono infiltrati anche delinquenti comuni che approfittano del caos per scagliare oggetti sugli agenti e rubare nei negozi, ma sono una minoranza.
Il premier Edouard Philippe si è mostrato soddisfatto per il sistema di sicurezza (migliaia di poliziotti per strada, anche blindati) ed ha detto che “ha portato i suoi frutti” mostrando portata “dissuasiva”. Philippe è sempre stato al fianco di Macron mostrandosi inflessibile, come se la protesta dei gilet gialli non significasse nulla, aumentando il divario fra il popolo ed il potere.
Gilet Gialli assaltano Parlamento Europeo
Intanto la protesta non si contiene e si sposta a Bruxelles, dove la polizia ha effettuato 400 fermi in una giornata che ha coinvolto circa un migliaio di proteste. Proteste che si sono verificate anche ad Amsterdam, Rotterdam, l’Aja. E che presto potrebbero colpire anche la Germania e l’Ungheria. A Bruxelles la gente ha assaltato il Parlamento Europeo, un chiaro segno del perché ultimo di queste rivolte: l’insofferenza verso l’UE.
Intanto l’atmosfera è in fiamme. Macron tace, come se una Francia in rivolta fosse qualcosa che non lo riguardasse neppure da lontano. Neppure per scherzo. Mentre i gilet gialli chiedono le dimissioni di Macron, Melenchon, leader del partito socialista francese, e Le Pen, leader del Front National, non hanno dubbi ed hanno chiesto le elezioni.
Cosa vogliono (davvero) i gilet gialli
I gilet francesi non chiedono solo l’abbassamento delle tasse sulla benzina, questa è una banalizzazione di un pensiero e di un complesso di richieste molto più vaste. I Gilet Gialli scendono in piazza contro Macron, contro l’austerità europea, contro la perdita del potere d’acquisto della classe media, contro le diseguaglianze. Contro uno Stato che sembra disinteressarsi del suo popolo per pensare ad altri affari.
Non è un caso che la popolarità di Macron sia scesa sotto il 21%: è il minimo storico. E che i sondaggi dicano che l’85% dei francesi sia d’accordo coi gilet gialli. Ora Monsieur President dovrà uscire dalla torre d’avorio dove sta rinchiuso, silenzioso, da 4 giorni e decidere di ascoltare la protesta. Che però sembra non avere altro scopo che far dimettere un leader ormai impopolare.