Nicaragua, attivista Lgbt attacca vescovo con l’acido: guerra tra pro aborto e pro life

Ennesimo capitolo negativo avvenuto in Nicaragua. In questo piccolo Paese del Centro America la chiesa cattolica è costantemente in allerta in quanto l’istituzione religiosa ha in questi anni avuto un ruolo fondamentale di mediazione tra il governo e i suoi numerosi oppositori, nel disperato tentativo di trovare la pace che manca sull’isola da troppo tempo.

Il 73enne Presidente Daniel Ortega infatti sta facendo crollare il Nicaragua sempre più in basso e lo Stato è sul punto di collassare in una sanguinosa guerra civile, dove a farne le spese sono gli innocenti cittadini tra cui molti preti. Per Ortega infatti quest’ultimi sono da considerarsi al pari di terroristi e ciminali e le aggressioni sono numerose. L’ultima è successa il 5 dicembre scorso: una attivista LGBT ha attaccato Monsignor Guevara con l’acido mentre era in procinto di fare le confessioni. La donna infatti gli ha lanciato dell’acido solforico, ma è stata fermata prima che la cosa si trasformasse in tragedia.

Elis Leonidovna Gonn è stata subito arrestata dalla polizia e ha dichiarato di essere una attivista LGBT, lesbica e una ferma sostenitrice del pro aborto. Don Mario Guevara è il vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Managua, la capitale del Nicaragua. Non è la prima volta che i ‘militanti pro aborto’ compiono azioni di questo tipo o comunque vanno all’attacco delle persone che si dichiarano ‘pro life’. Ciò è accaduto ad esempio alla giornalista di Fox News Denise McAllister, che dopo aver esposto le sue idee pubblicamente a riguardo è stata costretta a richiedere la scorta dopo aver ricevuto numerose minacce di morte.

Simone Ciloni