In Ucraina si pensa a ricreare l’arsenale nucleare in barba al Memorandum di Budapest: “Non abbiamo paura di niente”

In Ucraina si pensa il ritorno al nucleare: “Non abbiamo paura di niente”

Kiev ha la conoscenza, le capacità organizzative e i soldi per sviluppare il proprio arsenale nucleare.

A dichiarlo, è il Generale Peter Garashchuk, già inviato dell’Ucraina presso la Nato, che ha sottolineato come l’Ucraina sia l’unica nazione con a disposizione un impianto per la produzione di missili balistici intercontinentali: roba che nemmeno Stati Uniti, Russia o Cina.

Parlando alla TV ucraina Obozrevatel, Garashchuk s’è così espresso: “Nel mondo, ad oggi, non c’è nessun altro impianto per la produzione di missili balistici intercontinentali, come quello che era nell’URSS – e quindi poi nell’indipendente Ucraina – a Dneper. Neanche gli Usa, o la Cina, o la Russia, può produrre nulla di analogo”.

Ricordiamo come l’Ucraina – assieme a Russia, Kazakhistan, Bielorussia, Stati Uniti e Regno Unito – abbia firmato nel 1994 il Memorandum di Budapest per la non proliferazione delle armi nuclari.

Ma questo non parrebbe un freno, al momento.

D’altra parte, come testimonia il fatto che sia stata instaurata la legge marziale, l’Ucraina si sente un paese in guerra.

E come aggiunto da Garashchuk: “Non abbiamo paura di niente. I nostri soldati al fronte non hanno paura di niente. E l’intero sistema – politico, economico e di sicurezza – del nostro stato, deve lavorare per i nostri soldati. Non solo il Ministro della Difesa. L’intero stato è in guerra!”

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