Ecco l’identikit del 17enne accusato di aver spruzzato lo spray. Ma lui insiste: “Non sono stato io”

Identikit del 17enne accusato della strage di Corinaldo 

Ecco l’identikit del ragazzo accusato di aver spruzzato lo spray. Ma lui insiste: “Non sono stato io”Insiste: “Non sono stato io”. Non vuole ammettere la responsabilità per la tragedia di Corinaldo, il 17enne accusato di aver spruzzato lo spray al peperoncino nel bel mezzo della pista da ballo, causando una calca che ha ucciso 6 persone. 

Con il passare delle ore, intanto, comincia ad emergere l’identikit del ragazzo che è stato fermato con la gravissima accusa di aver dato il via alla stampede mortale nella discoteca di Corinaldo. 

Si tratta di un minorenne, P.B, di 17 anni e mezzo, di origini sudamericane. Un nome che ricorda quello dei narcos, atteggiamento spavaldo sui social: “Prima o poi mi arrestano”, scriveva.

Trovati 2 etti di cocaina nella sua stanza

Il 17enne è stato trovato dalle forze dell’ordine in una stanza al primo piano di un residence, ospitato da due fidanzati maggiorenni. Nella sua stanza, rivela il Corriere, sono stati trovati degli stupefacenti: due etti di cocaina. Secondo il suo avvocato non sarebbero suoi. 

Il ragazzo pagava in contanti 400 euro per avere in affitto la stanza del residence per un mese, dicendo che quella struttura era vicina al luogo di lavoro della sua fidanzata. Anche i due fidanzati maggiorenni che ospitavano il 17enne sudamericano sono stati arrestati per spaccio. Ma gli inquirenti vogliono capire cosa ci faceva il 17enne nel residence a Senigallia, così vicino alla Lanterna Azzurra. 

La nonna: “Ha un alibi, non era a ballare quella notte”

Il ragazzo declina tutte le accuse dei carabinieri. “Ve lo giuro, io non c’ero venerdì notte a Corinaldo, non sono io l’incappucciato che cercate” dice ai carabinieri di Senigallia. 

E sua nonna insiste nel dire che il ragazzo ha un alibi. “Quella notte l’ha passata con la sua ragazza, non è andato a ballare a Corinaldo. Alcuni ragazzi puntano il dito contro di lui? Si sbagliano, semplicemente. Lui non c’era, grazie a Dio, per questo adesso non sono minimamente preoccupata e dormo tranquilla”. 

Il ragazzo da sabato è in un istituto per minori, la Procura minorile di Ancona l’ha accusato di detenzione e spaccio di droga. 

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