Il prete anti-presepe e il guadagno dell’accoglienza
Senza tonaca, capelli lunghi, a prima vista più hippie che prete: è Don Luca Favarin, il prete diventato ‘famoso’ per aver boicottato il presepe. Don Favarin, della diocesi di Padova, sostiene che fare il presepe sarebbe un’ipocrisia perché Gesù in realtà era ‘immigrato’.
Quindi fare il presepe ma essere contrari all’accoglienza indiscriminata, secondo Don Favarin, è ipocrita, sarebbe come voler rifiutare Gesù.
“Quest’anno non fare il presepio credo sia il più evangelico dei segni. Non farlo per rispetto del Vangelo e dei suoi valori, non farlo per rispetto dei poveri…” aveva scritto su Facebook Don Favarin, guadagnandosi subito l’appellativo di prete anti-presepe.
Un’argomentazione, quella del collegamento fra presepio e immigrazione, che i fedeli son costretti a sentire sempre tutti gli anni, fino al caso estremo del prete che si è rifiutato di celebrare la Messa di Natale per protesta politica contro Salvini.
Onlus, ristoranti, case accoglienza: il fatturato
Comunque sia, Don Favarin è evidentemente dedito alla causa dei profughi. Molto dedito, effettivamente, tanto che le sue esternazioni contro le politiche che vogliono bloccare il business dell’accoglienza sembra interessato. Don Favarin gestisce una cooperativa di accoglienza degli immigrati, che si chiama ‘Percorso Via Onlus’, e non solo.
Esso gestisce nove comunità che ospitano 140 ragazzi stranieri, 12 case con altrettanti ospiti, campi agricoli, due ristoranti (il The Last One e Strada Facendo). Non solo. Possiede anche una linea di confetture, succhi di frutta e crema (Dulcis in mundo) e ora ha dato vita al progetto per un villaggio dell’inclusione sociale, che occuperò 5 ettari di terreno in via Adige a Padova.
Senza contare l’unità di strada per le vittime della prostituzione. Insomma, un prete molto impegnato nel settore, un settore che frutta: la Onlus di Don Favarin si occupava già dei giovani immigrati dal 2014, e fra prestazioni erogate ai migranti lo Stato gli ha versato 1.881.232 euro nel 2016; 2.317.352 euro nel 2017. Risultato: un utile netto nel 2017 di 504.207 euro.