Braccio di ferro tra il governo e l’Europa. Il deficit scende al 2%?

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Il governo sembra ormai sempre più convinto ad abbassare la soglia del deficit inizialmente prevista al 2,4%. E’ quanto trapela da fonti molto vicine a Palazzo Chigi, riportate dall’autorevole quotidiano “La Repubblica”.

Stando alle fonti, “sarà durissima evitare la procedura d’infrazione dell’Europa nei confronti dell’Italia”. Un’indiscrezione che non fa che aumentare la tensione in vista dell’ulteriore vertice tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, che si sta tenendo in questi minuti nel tentativo di trovare un compromesso che soddisfi entrambe le parti.

Mattarella preoccupato: “Economia rischia”

Al momento, pare che l’ipotesi al vaglio del governo “gialloverde” sia quello di abbassare il deficit al 2%. Un passo indietro non di poco conto da parte dell’esecutivo, anche se per l’Europa non sarebbe ancora sufficiente: stando a quanto riferito dall’Adnkronos, infatti, da Bruxelles chiedono che il deficit venga abbassato maggiormente (arrivando all’1,8%). Una cifra su cui il governo Conte non ha alcuna intenzione di ragionare.

Nel frattempo cresce la preoccupazione per l’esito della trattativa. Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso tutti i suoi dubbi al premier Conte e a diversi ministri, precisando che un’eventuale procedura d’infrazione rischierebbe di creare “problemi pesanti all’economia del Paese”.

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