Matrigna rinchiude e maltratta il figliastro, bimbo di 5 anni quasi morto di stenti

© Harris County Police

Orrore in Texas. Una donna ha maltrattato il figlio del suo compagno fin quasi ad arrivare a rinchiuderlo in una stanza e  farlo morire di stenti. I fatti risalgono al 2014 ed in quell’anno la giovane vittima (che oggi ha nove anni) era un bimbo di soli 5 anni.

Fautore delle gravissime violenze, oltre a Tamie Bleimer (la matrigna), anche il padre del piccolo. L’uomo, che si chiama Bradley Bleymer, è padre anche di un adolescente che oggi ha 16 anni. È stato proprio Jordan– questo il nome del figlio maggiore- a denunciare le violenze compiute sul fratellino.

Matrigna rinchiude e maltratta il figliastro, la sentenza esemplare del Tribunale

La terribile storia che ha quasi spezzato la vita di un bimbo di soli 5 anni risale al 2014. Siamo in Texas e Tamie Bleimeyer, matrigna del piccolo e al sesto mese di gravidanza, ha rinchiuso il figliastro in una stanza tutt’altro che accogliente.

Il bimbo veniva costantemente picchiato e nutrito soltanto attraverso dei tozzi di pane, che gli venivano confiscati se non consumati entro breve. Inoltre era costretto a dormire su di un letto molto piccolo.

A denunciare questi scandalosi abusi è stato Jordan, fratellastro della vittima che oggi ha 5 anni. Grazie a Jordan si è potuto comprendere  come il padre del piccolo fosse complice della moglie nel portare avanti tali comportamenti: è emerso che l’uomo spesso drogava il bimbo in presenza di ospiti, o lo picchiava sbattendogli la testa al muro o ancora usava il taser contro di lui.

Le condizioni di salute del bimbo sono state definite pari a quelle di un sopravvissuto all’olocausto. Il verdetto, terribile, è stato pronunciato dal Tribunale di Harris County dopo dieci giorni di ascolto delle varie testimonianze esistenti sul caso.

La sentenza ha condannato a 28 anni di reclusione Tamie Bleimeyer a 15 anni di reclusione il padre del piccolo, Bradley Bleymeyer. L’uomo si è dichiarato colpevole delle accuse che gli sono state mosse. Il bambino, grazie all’intervento della giustizia, ha potuto riavvicinarsi alla sua madre naturale.

Maria Mento

Leggi NewNotizie.it, anche su Google News
Segui NewNotizie.it su Instagram