Studentesse scandinave decapitate in Marocco
Assassinate brutalmente mentre si trovavano in Marocco. E’ la tragica fine di due giovani studentesse scandinave, i cui corpi senza vita sono stati rinvenuti sulle montagne dell’Alto Atlante, una regione montuosa dello stato nordafricano situata a 10 chilometri da Imlil, un piccolo villaggio dell’Alto Atlante.
Stando a quanto riferito dai media locali, le due donne sarebbero state praticamente “decapitate”. Le due studentesse – una di nazionalità danese, mentre l’altra proveniente dalla Norvegia – stavano viaggiando sull’Alto Atlante senza alcuna guida.
Louisa Jespersen e Maren Ueland, questi i nomi delle due vittime, si erano fermate a dormire nei pressi di un rifugio ai piedi della più alta montagna della catena e del Marocco, il Jbel Toubkal (4167 m).
Arrestata una persona, ma si cercano anche altri
Le forze dell’ordine del posto hanno subito avviato un’indagine per risalire a chi ha commesso un duplice omicidio così efferato. L’ufficio centrale di investigazione criminale del Marocco ha arrestato una persona, ma si pensa che ci siano anche altri individui collegati all’accaduto.
Intanto sono state bloccate tutte le escursioni sul posto e adottate le più stringenti misure di sicurezza. La madre della giovane danese aveva detto a sua figlia 24enne di non recarsi in Marocco, ma lei non le aveva dato ascolto.