Mara Lapia, aggressione al supermercato: un quinto testimone la smentisce
Nei giorni scorsi la denuncia della deputata grillina Mara Lapia ha avuto un risalto nazionale. La politica ha dichiarato di essere stata aggredita prima verbalmente e poi fisicamente da un uomo in un supermercato di Nuoro. Il giorno dell’accaduto la parlamentare ha immediatamente chiamato la polizia e consegnato loro delle immagini in cui era stata immortalata l’auto del presunto aggressore. La donna ha aggiunto anche che questo l’ha minacciata di morte, intimandole di smettere di riprendere la sua auto e che a quel punto è svenuta dalla paura.
Mara Lapia, cinque testimoni smentiscono la sua versione dei fatti
Un episodio increscioso, se non fosse che ben 5 persone e persino le telecamere del supermercato smentiscono la sua versione dei fatti. Le due cassiere raccontano che il litigio è cominciato quando: “Sono cadute due lattine di Coca Cola che le hanno sporcato il vestito e lei si è lamentata dicendo che le avevamo danneggiato costosi capi firmati, poi ci ha ripreso gridando ‘non sapete chi sono io'”. Queste spiegano poi che in quel momento l’uomo accusato dalla Lapia, voglioso di andare a casa, ha detto alla parlamentare di sbrigarsi per fare scorrere la fila, ma lei non voleva saperne di andarsene: “Lei ripeteva che non sapevano chi fosse e quando lui le ha detto che non gli importava lei ha replicato che l’ avrebbe querelato”.
La versione della deputata sulla presunta aggressione fisica nel parcheggio è stata smentita da altri due testimoni, un’infermiera che ha dichiarato alla polizia: “L’ uomo è stato inseguito dalla Lapia che lo filmava con il suo telefonino e gli diceva di consegnare i documenti e non allontanarsi perché stava arrivando la polizia. Ho visto che una signora anziana si avvicinava e le appoggiava una mano sulla spalla e lei si accasciava a terra” e da un uomo che ha ribadito: “L’onorevole fingeva di essere svenuta”. Una seconda donna ha confermato la versione degli altri testimoni.