Regno Unito, è allarme aggressioni ai senzatetto. Negli ultimi 5 anni quasi 5000 casi

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Per alcuni esperti, le aggressioni ai danni dei senzatetto dovrebbero cominciare ad essere considerati come crimini d’odio, visto il numero crescente di casi che si sono verificati negli ultimi tempi nel Regno Unito.

La settimana scorsa un uomo è rimasto ferito dopo che la sua tenda è stata data alle fiamme in un trafficato quartiere dello shopping. Qualche giorno prima, qualcuno ha sferrato un brutto calcio in una tenda nel centro di Hull, dove si trovava un altro senzatetto. Il mese scorso, la polizia ha indagato dopo che un “homeless” è rimasto ustionato a Liverpool dopo che qualcuno gli ha infilato un fuoco d’artificio in tasca.

Un’indagine del Guardian ha rilevato che non tutti gli agenti di polizia registrano i crimini contro i senzatetto come categoria specifica, spingendo i principali attivisti e le organizzazioni di volontariato a chiedere alle forze dell’ordine di apporre dei miglioramenti in tal senso.

Negli ultimi 5 anni ben 4.940 aggressioni

La Commissione di legge, l’organismo indipendente che raccomanda le riforme legali in Inghilterra e Galles, sta conducendo una revisione della legislazione sul crimine d’odio nel Regno Unito, che potrebbe portare all’espansione di “categorie protette”, attualmente limitate a razza, religione, identità transgender, orientamento sessuale e disabilità, su cui le forze di polizia sono obbligate a raccogliere dati.

Negli ultimi 5 anni sono ben 4.940 le aggressioni (incluse quelle sfociate in omicidio, ndr) registrate contro persone descritte nei casellari come senzatetto o senza fissa dimora: una cifra che è salita dai 493 casi del 2014 ai 1.259 del 2018.

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