“Ho offerto un lavoro da 1500€ al mese e nessuno si candida” ma le cose non stanno proprio così 

“Lavoro da 1500€ e nessuno si propone”. Ma non è così

Ci risiamo. Alla Vigilia di Natale eccoci ancora con lo sfogo dell’imprenditore che si lamenta del fatto che gli italiani non vogliono lavorare. Una storiella classica, ormai, se non fosse che diventa l’occasione per dipingere i disoccupati italiani come una massa di lamentosi lazzaroni. 
L’imprenditore ha offerto un lavoro da “ben” 1500 euro al mese ma nessuno si candida, perché, a suo parere, i giovani disoccupati preferiscono “il reddito di cittadinanza”. Le cose, però, non stanno proprio così.

Ma partiamo dall’inizio. Francesco Casile, un imprenditore di Milano, ad ottobre era alla ricerca di una nuova figura per il suo staff. Proponeva un contratto da 14 mensilità a 1500 euro al mese. Cercava un venditore con “una piccola conoscenza del settore moda e che sappia un po’ di inglese”. L’annuncio sarebbe stato pubblicato su Facebook. 

“Italiani sfaticati”. Ma veramente?

“Ho offerto un lavoro da 1500€ al mese e nessuno si candida” ma le cose non stanno proprio così Milani, qualche tempo dopo, invia una lettera al Corriere della Sera, che la pubblica. La lettera si intitola “Offro un posto, tanti rispondono ma nessuno vuole faticare davvero”. Secondo Milani, molti ragazzi rispondevano ma in realtà non avevano voglia di faticare. Addirittura c’era chi, fra i candidati, si era permesso di spostare l’orario del colloquio: “Alle 10 no, meglio alle 12”. Per Milani, questo è un segno inequivocabile di lazzaronismo: magari i candidati preferivano dormire di più? O magari, suggerisco, avevano semplicemente un altro impegno in mattinata. Del resto fino a che si è nella fase del colloquio non si è ancora per definizione legati da un contratto di lavoro ed è possibile anche mettersi d’accordo sull’ora del colloquio.

Per poi concludere laconicamente che secondo lui “preferivano il reddito di cittadinanza al lavoro”. Et voilà, la storia strappalacrime dell’imprenditore filantropico che offre un buono stipendio per lavoretti da poco in un’Italia di giovani lazzaroni, mammoni e fannulloni è servita. Come accade spesso, però, se si scava più a fondo si copre che la realtà è un po’ diversa da questa lacrimosa narrazione. 

Cosa “non tornava” nell’annuncio dell’imprenditore 

Innanzitutto 1500 euro al mese di stipendio vuol dire tutto e nulla. 1500 euro non sono né tanti né pochi: bisogna valutare che tipo di competenze si richiedano, che tipo di lavoro è, che impegno richiede, e se si debbano affrontare spese di tasca propria (come viaggi non retribuiti, ipotizziamo) che farebbero scemare subito i 1500 euro. 

L’idea dell’imprenditore secondo il quale “gli italiani preferiscono il reddito di cittadinanza” sembra abbastanza opinabile. Se non altro, perché il Reddito di Cittadinanza non è neppure attivo né si sa quando inizierà ad essere erogato, quindi appare abbastanza strano che delle persone si candidino ad un’offerta di lavoro per poi tirarsi indietro perché preferiscono il RdC. Una postilla sul Reddito di Cittadinanza, sul quale sempre più giornalisti ed imprenditori sputano molto volentieri. I sostegni al reddito sono previsti in tutti i Paesi europei, tranne l’Italia, e spesso vengono usati anche come ‘strumento di ricatto’ per far sì che gli imprenditori mantengano salari decenti. 

Infine, mi permetto di far notare che forse la pubblicazione di un annuncio di lavoro su Facebook non gli dà tutta la risonanza che esso potrebbe meritare. Per inciso: si è liberissimi di pubblicare l’annuncio sui social, come sempre più imprenditori fanno, ma prima di lamentarsi degli scarsi riscontri forse sarebbe meglio utilizzare canali ufficiali come i siti per gli annunci di lavoro, appunto.
Basta recarsi sui siti di lavoro che permettono di vedere quante candidature sono già 
intervenute per un’offerta per rendersi conto che si viaggia sulle 100-200 e più candidature anche per un singolo posto di lavoro. La realtà dei fatti, impietosa, ci consegna il dipinto di un’Italia fatta di giovani (e non solo) disoccupati che si accontentano di qualsiasi lavoro per campare. Altro che gioventù di lazzaroni che aspetta in grazia il Reddito di Cittadinanza.

4mila candidati in poche ore. Niente male per l’Italia lazzarona

In ogni caso, dopo lo scalpore provocato dalla lettera dove Milani si scagliava contro l’Italia lazzarona in attesa del Reddito di Cittadinanza, più di 4mila candidature in poche ore hanno raggiunto il suo profilo. La dimostrazione (semmai fosse davvero necessario) che quello che all’annuncio mancava era un po’ di pubblicità. 

4mila le candidature arrivate solo fino ad ora, che aumentano però man mano che passa il tempo. Ma Milani non ha preso bene le critiche fatte da alcuni utenti: c’è chi lo ha accusato di volersi pubblicizzare, ad esempio. Chi invece ha più mestamente fatto notare che forse l’annuncio era poco visibile ed è per questo che non ha avuto successo. 

“Ho capito perché molta gente non trova lavoro, perché pensa solo a criticare e denigrare. Voi che vi permettete di dire che l’ho fatto per farmi pubblicità meritate di rimanere per sempre senza lavoro” ha scritto Milani sul suo profilo Facebook. Con buona pace di quei milioni di ragazzi disoccupati senza lavoro che lui ha denigrato in un colpo solo. 

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