Comune nega aiuti, le difficoltà di una famiglia col figlio disabile
Il Comune inglese di North Lanarkshire ha negato ad un ragazzo disabile di 7 anni ed alla sua famiglia gli aiuti economici, secondo la denuncia della famiglia stessa.
Una vera tragedia per Gary e Mary Rogerson i genitori di Reece, 7 anni, un ragazzino affetto da una paralisi cerebrale. Il bambino non può muoversi o camminare a causa della patologia che colpisce gli ormoni ed ha bisogno di assistenza 24 ore su 24.
Ma siccome il comune non dà abbastanza aiuti alla famiglia, tocca alla madre portare su e giù dalle scale in braccio il figlio (che pesa 50 kg), perchè non hanno i soldi per poter acquistare un sistema automatizzato di trasporto.
Un video per denunciare la vita quotidiana della famiglia
I genitori, assieme ai fratelli maggiori di Reece (Courtney, di 15 anni, e Ratio, di 16) sono profondamente “delusi” per come il loro comune ha trattato la vicenda familiare. La settimana scorsa la sorella 15enne del ragazzino ha deciso di pubblicare su Facebook un filmato che evidenziava le difficoltà che la madre incontrava a portare tutti i giorni Reece su e giù dalle scale.
Il filmato vuole sottolineare la fatica che fa la famiglia del ragazzo tutti i giorni per potergli consentire una vita minimamente normale. Secondo la coppia il Comune si è offerto d pagare 6mial sterline per i lavori di ristrutturazione e per un montascale. Ma per la famiglia “non è abbastanza” per poter acquistare quello che serve al ragazzo. La famiglia ha sostenuto di aver speso più di 20mila sterline di tasca propria (circa 22mila euro) per “permettere a Reece di entrare ed uscire da casa”.
Il Comune: “Ci impegniamo a trovare la soluzione”
“L’unica soluzione è che il Consiglio paghi i lavori o che ci trovi una casa adatta”, ha affermato la mamma di Reece. “Io e Mary stiamo diventando più anziani. Con la crescita di Reece e invecchiando sarà più difficile prendersi cura di lui senza le strutture adeguate di cui ha bisogno. Dobbiamo sapere che andrà tutto bene” ha detto il padre del del ragazzino. Il Comune sostiene di essersi costantemente impegnato con la famiglia per trovare soluzioni a lungo termine.