Salvini fa dietrofront sull’ultras pregiudicato: “Se lo avessi saputo non avrei fatto la foto”

Salvini fa dietrofront sull'ultras pregiudicatoSalvini, dietrofront sulla foto con l’ultras pregiudicato: “Se lo avessi saputo non l’avrei fatta”

Nei giorni scorsi Matteo Salvini è stato aspramente criticato per una foto che lo ritrae mentre saluta l’ultras del Milan Luca Lucci. Il tifoso rossonero è stato condannato lo scorso giugno per traffico di droga ed è sospettato di aver preso parte alla rissa che è costata un occhio al tifoso dell’Inter Virgilio Motta. In un primo momento il ministro dell’Interno non si è curato delle critiche, nemmeno quando ‘La Repubblica‘ ha pubblicato un editoriale dal titolo ‘Il ministro che va a braccetto con la malavita’. Alle accuse, infatti, il leader leghista aveva risposto in questo modo: “Sono un ministro che non va solo in tribuna. Sono andato a Atene con volo low cost Ryanair coi tifosi organizzati del Milan, di cui molte brave persone, magari qualcuno con problemi in passato. L’ho fatto, lo rifarei”.

Salvini ed il dietrofront su Lucci

Probabilmente in un secondo momento il ministro si è letto qualche informazione in più sull’uomo che aveva così calorosamente salutato ed ha compreso che le sue dichiarazioni mal si prestavano al suo ruolo istituzionale. Questa mattina, infatti, intervistato dall’emittente radiofonica fiorentina ‘Lady Radio‘ ha cambiato versione ed ha dichiarato: “Era la prima volta che lo incontravo. Certo non mi sarei fatto fotografare con lui se avessi saputo dei suoi precedenti penali”, spiega il ministro che poi si giustifica dicendo: “Ogni giorno faccio foto con centinaia di persone, ovviamente non chiedo alle centinaia di persone che mi fermano a feste, incontri, cene o in strada, il certificato penale”.

 

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