Terremoto violento di magnitudo 6.1 sulla Ring of Fire, scossa distintamente avvertita

scossa di terremotoNon solo le acque che circondano l’Italia, anche il resto del mondo è interessato, nella seconda decade del mese di dicembre 2018, da scosse di terremoto rilevanti e potenzialmente pericolose. Accanto al sisma che ha colpito la penisola della Kamchatka in Russia, magnitudo 7.3 poi rivista a 7.0 e con allerta tsunami in seguito rientrata, anche la Papua Nuova Guinea è al centro dell’attenzione. Qui infatti le agenzie internazionali di monitoraggio dei terremoti, hanno registrato una intensa scossa di magnitudo 6.1, evento sismico localizzato anche dalla Sala Sismica INGV-Roma alle 7:33 del 21 dicembre ad una profondità di soli 20 chilometri.

Terremoto M 6.1, colpito l’entroterra dell’isola

Ricordiamo che secondo la scala Richter una scossa di magnitudo superiore al grado 6 viene classificata come terremoto forte, con un potenziale raggio d’azione fino a 160 chilometri e, in caso di zone densamente popolate, concreto rischio di danni a cose o persone. Il terremoto è avvenuto a non molta distanza da Nutuve Airport, nell’entroterra del Paese e al Gonaili airport che invece si trova sulle coste meridionali, due piccoli aeoporti ubicati in Nuova Britannia, la più grande isola dell’Arcipelago di Bismarck appartenente alla Papua Nuova Guinea.

Seconda scossa intensa in pochi giorni

Isola che da diversi giorni è attentamente monitorata poichè soggetta a scosse di alta o media intensità: prima del sisma di magnitudo 6.1 infatti, un altro terremoto di magnitudo 6 ha interessato la zona colpendo l’area centrale dell’isola. Si tratta di territori poco popolati e non sono pertanto stati segnalati danni a cose o persone ma qui il monitoraggio dei movimenti tellurici non si ferma mai perchè l’arcipelago è ubicato sulla ring of fire, la cintura di fuoco caratterizzata da numerosi vulcani attivi.