Protesta dei Gilet gialli, è il sesto sabato consecutivo di disordini
Sesto sabato di protesta, in Francia, per il movimento dei gilet gialli.
Le persone coinvolte nella protesta si sono riunite nel quartiere di Montmartre a dispetto di quanto appreso dalle notizie che si erano in precedenza diffuse: il raduno era previsto a Versailles, ma è chiaro che si sia trattato di un tentativo di sviare le Forze dell’Ordine ed i reporter.
Protesta dei Gilet gialli, il raduno a sorpresa Montmartre svia le autorità
Eric Drouet, colui che aveva incitato i gilet gialli a “prendere l’Eliseo” ed a riunirsi in una località sconosciuta alle autorità, ha mantenuto la sua promessa. Uno dei leader del movimento di protesta francese ha rivelato soltanto stamattina, intorno alle ore 09:00 e a mezzo Facebook, la località verso la quale i gilet gialli sarebbero dovuti confluire.
La località stabilita, per il sesto sabato consecutivo di proteste, è il quartiere di Montmartre. Inizialmente si credeva che il gruppo di manifestanti si sarebbe radunato a Versailles, ma si è trattato di una notizia volutamente fuorviante, per mettere fuori strada la Polizia francese ed i giornalisti.
La sfilata dei gilet gialli, tenuti comunque sotto controllo dalle Forze dell’Ordine, sta avvenendo pacificamente e si sta muovendo verso il quartiere Saint-Lazare e verso quello dei grandi magazzini, con tanto di canto della Quenelle e saluto d’ispirazione nazista sulla spianata del Sacré-Coeur a Montmartre. Nessun fermo da parte della Polizia è stato finora segnalato.
Per evitare ogni tipo di problema, la Reggia di Versailles– essendo stata Versailles segnalata come punto di raduno- è stata interdetta ai turisti. Le strade sono state successivamente riaperte, vista la non affluenza dei manifestanti.
Le promesse di Macron ed il piano d’emergenza votato dall’Assemblea Nazionale francese non sono serviti a far cessare la protesta. Non nell’immediato, almeno. Si registra, comunque, un calo dell’affluenza: dai 282mila manifestanti (in tutta la Francia) registrati il 17 novembre oggi si contano 66mila presenze in piazza.
Paura, per la protesta, tra i negozianti: gli esercenti, per evitare di subire altri danni nel luogo della loro attività lavorative, hanno abbassato le loro saracinesche. Intanto, ieri sera a Perpignan la decima vittima accertata dall’inizio delle proteste: un uomo di 36 anni ha impattato contro un camion fermo per un blocco stradale causato dai gilet gialli.
Rimangono bloccate anche la frontiera con l’Italia, a Ventimiglia (A8), e l’autostrada che si trova vicino al confine con la Spagna, a Boulou. Qui si conta la presenza di circa 300 gilet gialli.
Maria Mento