Israele attacca illegalmente la Siria a Natale
Israele ha attaccato di nuovo la Siria. Di nuovo, illegalmente, e per di più durante la giornata di Natale, Israele ha scagliato diversi missili verso la zona della Capitale siriana, verso i civili che festeggiavano il Natale. La difesa area siriana ha abbattuto in volo tutti i missili israeliani, tranne uno che ha colpito una base militare. Almeno un militare siriano è morto.
L’ennesima aggressione contro lo Stato sovrano della Siria, dove ormai i terroristi dell’Isis ed i ribelli fondamentalisti sono stati annientati, porta la firma di Israele. Un attacco ingiustificato e contrario al diritto internazionale, l’ennesimo, da parte di uno Stato come Israele che del diritto internazionale sembra non curarsi affatto.
La Siria ha poi risposto al fuoco e i giornali hanno riportato, falsamente, solo quest’ultimo episodio, lasciando intendere che fosse stata la Siria a iniziare l’attacco, cosa completamente falsa.
Israele vuole che gli Usa rimangano in Siria?
Il motivo dell’attacco durante la giornata di Natale, mentre nella capitale le persone erano riversate in strada a festeggiare gioiosamente il primo Natale senza il terrorismo, è probabilmente tattico.
Donald Trump nelle sue ultime dichiarazioni aveva sostenuto di voler ritirare le truppe americane dalla Siria. Non è da escludere che Israele cerchi di riaccendere il conflitto o comunque di non far calare la tensione per tenere il suo migliore alleato, gli Stati Uniti, in zona.
Ma Trump sembra deciso ad eliminare la presenza statunitense dal Paese invaso (anche in questo caso, illegalmente e da Obama) diversi anni fa. E il comportamento di Israele fa riaccendere la tensione in un’area che fa fatica a riappacificarsi.