Venezia, cittadina blocca una ladra colta sul fatto, ma il giudice non convalida l’arresto 

Cittadina arresta una ladra, il giudice la libera

Venezia, cittadina blocca una ladra colta sul fatto ma il giudice non convalida l’arresto- liberata 
Foto d’archivio

A Venezia il problema dei borseggi, spesso commessi da rom che vengono all’uopo in città per derubare turisti con il naso all’insù, è una piaga. Una piaga che danneggia la città ed ovviamente gli sfortunati di turno che vengono abilmente borseggiati (e spesso se ne accorgono ore dopo). 

Per questo esiste un gruppo di cittadini, che si fanno chiamare “Cittadini non distratti”: si tratta di un gruppo di veneziani che “pattuglia” le vie con gli occhi ben aperti, per salvare i turisti dal borseggio. Un modo semplice, con gli strumenti che ogni cittadino ha a disposizione, per limitare i borseggi e scoraggiare i ladri, cercando di rendere la splendida Venezia più sicura. 

La giudice non convalida l’arresto 

Nel pomeriggio del giorno di Natale, l’ennesimo tentato furto a Venezia. Sandra Rustic, una rom di 18 anni residente in un campo nomadi nel milanese, ma in trasferta a Venezia, stava per compiere un furto a Rialto, in zona Mercerie. 

Mentre un’altra rom faceva da palo, Sandra Rustic ha tentato di derubare una donna indiana, quando una cittadina che fa parte di “Cittadini non distratti” l’ha bloccata sul fatto. Quindi la veneziana ha chiamato la polizia per l’arresto in flagranza di reato.

La Rustic e l’altra ragazzina, di soli 12 anni, erano già volti noti per i “Cittadini non distratti”. Per la 18enne rom, neo-mamma da 10 giorni, son scattate le manette con l’accusa di tentato furto.

La donna è comparsa il 27 dicembre di fronte al giudice monocratico Daniela Defazio che però non ha convalidato l’arresto. Secondo il legale della rom, l’avvocato Damiano Danesin, l’arresto della privata cittadina era illegittimo. Il giudice ha accolto questa ricostruzione, perché privato cittadino può procedere all’arresto in flagranza solamente per i reati perseguibili d’ufficio e per i quali è previsto l’arresto obbligatorio.

Il tentato furto non rientra fra queste tipologie di reato; quindi la giudice ha liberato la 18enne rom ed ha disposto il divieto di dimora a Venezia. Intanto le indagini vanno avanti. La stessa rom liberata, già nelle scorse settimane, era stata fermata dalla polizia e denunciata a piede libero.  

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