Emma Marrone, la fede e il tumore: “Ho dato un senso nuovo ai giorni”

E’ una certezza del panorama musicale italiano, bella e di talento, eppure, anche per Emma Marrone, la vita non è stata tutta “rose e fiori”. Intervistata da “Avvenire”, la cantante e vincitrice di “Amici” è tornata a parlare del tumore che, solo pochissimi anni fa, ha combattuto e vinto.

Emma Marrone

La giovane artista ha combattuto e sconfitto il tumore ed ha anche mostrato la cicatrice all’addome, dovuta ad un intervento di urgenza, volto ad eliminare la massa tumorale:

“È stato un modo per esorcizzare quel male che è stato estirpato, per dire in modo provocatorio che le ferite che fanno più male sono quelle che non si vedono. Quella è la ferita che mi fa meno male, tira un pochino quando cambia il tempo. Quelle che fanno male vengono inflitte dalla superficialità delle persone che si sentono in diritto di dire quello che vogliono sui social”.

Emma, che ha scoperto di avere il cancro a soli 24 anni, lancia un messaggio affinchè tutti facciano prevenzione:

“Quando mi scoprirono il tumore, avevo 24 anni. Sono diventata più forte, ho riordinato le priorità della vita, ho dato un senso nuovo ai giorni, al tempo, alle persone, e ho dato un peso specifico al dolore, alzando tantissimo la soglia di sopportazione di esso. Non è una questione di coraggio. La prevenzione è la cosa più importante”.

Nella lotta contro il cancro, una sola costante: la fede:

“Ho sempre pensato che esistano il bene e il male, senza distinzioni religiose. Cerco sempre l’energia positiva intorno a me e la preghiera è una forma fortissima. Siamo spinti a chiedere aiuto solo quando abbiamo un problema, la protezione invece va chiesta ogni giorno. In questo sono una credente tutti i giorni”.

Anche la famiglia, ovviamente, è stata un grandissimo supporto:

“I miei genitori sono importantissimi. Se oggi ho le spalle larghe per affrontare le difficoltà e ho i piedi piantati ben per terra, è perché sono stati loro a regalarmi queste radici, questa forza, questo coraggio. Se non fossi cresciuta in un ambiente familiare stabile, onesto e sincero, che mi han reso la donna che sono, probabilmente avrei “sbarellato” anche io in questa confusa società”.

Emma, infine, parla di quanto l’aiuto verso il prossimo rivesta un ruolo fondamentale nella sua vita:

“Io sono una piattaforma per tutte le associazioni benefiche: quando c’è da sponsorizzare una raccolta fondi per i bambini malati o per le donne che hanno subito violenza, non mi sono mai tirata indietro dal prestare i miei social a queste campagne. E appena posso vado a fare visita alle persone negli ospedali, specie i bambini. Perchè ognuno di noi può fare qualcosa nel suo piccolo: io cerco di far capire che il rispetto e l’attenzione sono alla base di tutta la cultura”.

Maria Rita Gagliardi