Polizia egiziana uccide 40 presunti terroristi
La polizia egiziana ha ucciso 40 presunti terroristi islamici nel corso di diversi raid contro alcune cellule jihadiste nella regione. I raid della polizia sono stati programmati dopo che una bomba è esplosa contro un pullman di turisti vietnamiti, uccidendo quattro persone.
L’attentato è avvenuto l’altro ieri vicino alle piramidi di Giza, scatenando il terrore e scagliando un grave colpo all’economia egiziana che si basa sul turismo. Si tratta del primo attentato contro i turisti dal 2017.
Per questo motivo la polizia egiziana ha reagito prontamente e in modo severo, uccidendo almeno quaranta sospetti terroristi nel corso di alcuni scontri a fuoco tenutosi nel Nord del Sinai e di Giza.
Il ministero dell’interno ha comunicato che il gruppo terroristico coinvolto nel conflitto a fuoco stava preparando degli altri attacchi contro lo Stato, nei siti turistici, contro la polizia e le chiese.
“Volevano attaccare turisti e chiese”
Trenta jihadisti sono stati uccisi nel governatorato di Giza, altri dieci nel corso di un raid nella penisola a nord del Sinai.
Il ministero dell’interno egiziano non ha collegato direttamente il raid contro i terroristi all’attentato di ieri, tuttavia c’è stato un nesso temporale fra l’azione della polizia e l’attacco terroristico.
Intanto nella sera di sabato cinque militari egiziani in un’esplosione che ha colpito l’auto dove viaggiavano ad Al Arish, Nord del Sinai.