I tagli della Manovra gialloverde: scuola, imprese e immigrazione per pensioni e reddito di cittadinanza

Salvini e Di MaioCon la Manovra economica ormai in dirittura d’arrivo vengono a concretizzarsi le promesse del governo giallo verde a cominciare da reddito di cittadinanza e pensioni anticipate. Ma la domanda sorge spontanea: dove Lega e pentastellati andranno ad attingere per far fronte alle coperture economiche che queste due operazioni richiedono?

Manovra, tutti i tagli messi a punto dal Governo

Se da un lato per reddito di cittadinanza e pensioni la spesa prevista è molto alta, dall’altro inevitabilmente si dovrà risparmiare su qualcosa e tra i settori che ne faranno le ‘spese’ ci saranno quasi certamente imprese, con una riduzione degli incentivi, e scuola. Ma non solo: come segnalato dal Corriere in programma vi sono importanti tagli al rimborso delle imposte, stimati in circa 3,9 miliardi di euro, al soccorso civile, con 3,3 miliardi in meno e per quanto riguarda il tema caldo dell’immigrazione. Per quanto riguarda l’istruzione scolastica il taglio è enorme, circa 4 miliardi nel triennio, uno smacco per studenti e insegnanti. Nella fattispecie si passa, nell’arco di tre anni, da 48,3 a 44,4 miliardi e calano le risorse sia per quanto riguarda l’istruzione primaria, 27,1 miliardi di euro contro i 29,4 attuali, che per la secondaria, con un calo da 15,3 a 14,1 miliardi. A risentirne saranno in particolare gli insegnanti di sostegno: è qui che la scure gialloverde sottrarrà le cifre più sostanziose, un miliardo per la primaria e 300 milioni per la secondaria.

Aumentano i contributi all’UE?

Lieve aumento invece, tra il 2019 ed il 2021 per quanto riguarda l’istruzione universitaria che passerà da 8,3 a 8,5 miliardi. La spesa per le pensioni passerà invece da 84,9 a 88,7 miliardi, una crescita di 3,8 miliardi e, aspetto meno noto della Manovra e segnalato dal Corriere, i contributi all’Unione Europea aumenteranno di più di 3 miliardi di euro passando, nel periodo 2019-2021, da 20,8 a 23,9 miliardi.