Ten Years Challenge serve a rubare dati?
Su Facebook è scoppiata la nuova moda, ovvero la Ten Years Challenge, che consiste nel pubblicare una proprio foto di dieci anni fa comparandola con un’immagine di adesso.
Senza dubbio, il trend del momento – che compare con l’hashtag #tenyearschallenge – sta suscitando molta simpatia tra gli utenti, che ben volentieri si prestano al gioco. Tuttavia qualcuno si sta giustamente chiedendo se dietro quella che sembra un’iniziativa pensata per farsi “due risate”, non ci sia qualcosa di più.
E’ la domanda che si è posta Kate O’Neill, un utente che ha affidato le sue perplessità a Twitter. In sostanza, la Ten Years Challenge potrebbe anche essere un modo per ottenere un’enorme quantità di dati che serve poi a migliorare i metodi di riconoscimento facciale, vista la pubblicazione di un’incredibile mole di foto personali (passate e presenti).
La smentita di Facebook: “Meme creato dagli utenti”
Nel settore del riconoscimento facciale sono molto diffuse le cosiddette “age progression” e “age recognition”, ovvero delle modalità che servono ad istruire i vari strumenti per riconoscere l’età che avanza e come lo scorrere degli anni vada inevitabilmente a modificare i nostri volti.
Tuttavia, Facebook ha voluto subito smentire queste voci, precisando che si tratta solo “di un meme creato dagli utenti e che è diventato virale in modo spontaneo”.
“Non abbiamo iniziato noi questo trend, in cui vengono utilizzate foto già esistenti sulla piattaforma, e non guadagniamo nulla da questo meme (se non ricordarci quanto fosse discutibile la moda nel 2009) – spiega il social di Mark Zuckerberg – Per inciso, gli utenti di Facebook possono, in qualsiasi momento, scegliere se attivare o disattivare il riconoscimento facciale”.