Bimbo nel pozzo, “Oggi sapremo se Julen è vivo”
Oggi è il giorno definitivo per scoprire se il piccolo Julen, il bimbo spagnolo precipitato in un pozzo molto profondo, è ancora vivo. Da diversi giorni i soccorsi speleologici sono al lavoro per cercare di recuperare il bimbo di soli 2 anni precipitato in un pozzo stretto 25 cm e profondo più di 100 metri.
Il bimbo era caduto nel pozzo mentre si trovava ad un pranzo di famiglia a Totalàn, 22 km da Malaga, un piccolo centro della provincia andalusa. Il piccolo si è allontanato ed è precipitato nel profondo pozzo abbandonato che non aveva protezioni.
Una domenica di festa si è trasformata così in un incubo per il piccolo e per la sua famiglia. E non è l’unica tragedia che colpisce i genitori di Julen, Victoria García e José Roselló, che avevano già perso un bimbo di 3 anni colpito da un infarto in spiaggia.
Oggi è il giorno in cui si scoprirà se il piccolo ce l’ha fatta o meno. I genitori sperano di trovarlo ancora in vita. Il piccolo non dà alcun segno della sua presenza e i soccorritori sono cauti nello sbilanciarsi sulle possibilità che sia ancora vivo.
Oggi le operazioni finali di salvataggio
Il pozzo è estremamente profondo e i resti trovati sulla superficie e nei primi metri dello scavo hanno confermato che Julen si trovava propio là in fondo. Molto complesse le operazioni di salvataggio: i soccorritori hanno provato ad inserire una sonda nel foro, ma questa si è arenata su un tappo di terra.
Quindi i soccorritori hanno cominciato a scavare un cunicolo parallelo verticale dal quale dovrebbero partire tunnel orizzontali per raggiungere Julen. Ma anche in questo caso ci è voluto tempo a causa della presenza di duri strati di pietra. Nella squadra di salvataggio lavorano esperti scavatori, compresi coloro che liberarono decine di minatori cileni intrappolati 600 metri sotto terra nel 2010.