Martina: “Guardando negli occhi i migranti della Sea Watch ho capito che sono minori”. Il pm: “Impossibile dirlo”

Gli immigrati a bordo della Sea Watch 3 a Siracusa / Foto ANSA

Martina: “A bordo della Sea Watch minori”. Il Pm: “Impossibile dirlo”

Maurizio Martina e Matteo Orfini sono saliti ieri sulla Sea Watch 3 per incontrare i 47 stranieri, a bordo della nave Ong battente bandiera olandese. Secondo Orfini, gli stranieri a bordo gli avrebbero detto che “I campi in Libia sono un inferno che non finisce mai”. 

“Siamo stati sulla Sea Wacht. Basta guardare negli occhi quelle persone per capire che è disumano quello che stanno facendo. Fateli sbarcare, fateli sbarcare, fateli sbarcare” ha detto Martina. “Ho guardato i volti di queste persone e sicuramente li ci sono ragazzi minori” ha aggiunto. 13 degli stranieri a bordo sostengono di essere minorenni.

Martina ha anche detto che valuterà se denunciare Salvini per aver sostenuto che non ci sono bambini a bordo. Ma definire l’età dei presunti minorenni (o addirittura “bambini”, come li chiama Repubblica), che risultano tutti 17enni dalle loro dichiarazioni, non è possibile. Parola del pm di Siracusa. 

Il procuratore: “Minorenni? Impossibile dirlo”

Secondo il Procuratore di Siracusa Fabio Scavone, non vi sono elementi per poter sostenere che quelli a bordo siano effettivamente minorenni, tanto meno bambini. “La Procura per i minorenni di Catania ha agito per la parte di sua competenza compulsando Procura generale, ministero degli interni, ministero dei trasporti. Alcuni minorenni tra l’altro hanno un’età dubbia” sostiene il Procuratore.

I sospetti nascono dalla mancanza di documenti. “Non hanno nessun documento con sé e quindi è riportato soltanto l’anno di nascita senza neanche giorno e mese”. Prosegue il procuratore: “Sostanzialmente c’è solo un minorenne che dichiara di avere 15 anni, per il resto tutta la fascia dei diciassettenni, molti nati il 1 gennaio del 2002”. Anche la loro identità non è verificabile. “Sono tutti identificati sulla base delle loro dichiarazioni” aggiunge il procuratore. 

L’Olanda rifiuta di accogliere la Sea Watch 3

L’Olanda si è rifiutata di accogliere gli immigrati che si trovano a bordo della nave che batte loro bandiera. I Paesi Bassi hanno sostenuto che non accoglieranno nessuno fino a che non ci sarà un accordo che distingue i migranti economici.

“Coloro che non hanno diritto alla protezione internazionale devono essere rimandati immediatamente fuori dall’Unione europea. Senza prospettive chiare per una tale soluzione strutturale, i Paesi Bassi non parteciperanno a misure una tantum per lo sbarco” dice il ministero olandese.

L’Italia si appella alla CEDU: “Tocca all’Olanda”

L’Italia ha chiamato in causa la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Palazzo Chigi ha spiegato che “l’Italia ritiene che la giurisdizione, nel caso in specie, appartenga all’Olanda, in quanto Paese di bandiera della nave che ha effettuato il salvataggio in acque internazionali”.

Si legge nella nota che “Pertanto domani (29 gennaio, ndr), l’Italia depositerà una memoria davanti alla Corte con la quale farà valere la giurisdizione olandese, contestando la propria legittimazione passiva. In altri termini, affermerà che non è l’Italia a dover rispondere di questo caso, alla luce del diritto nazionale e internazionale”. 

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